Per la Costa Crociere non è un bel momento: nel giro di circa 1 mese e mezzo due eventi hanno messo a dura prova la società che ieri, mentre si diffondevano le prime notizie relative all’incidente a largo delle isole delle Seychelles, ha registrato perdite in Borsa di circa il 2%.Attualmente la Costa Allegra, rimasta bloccata a causa di un’avaria al motore conseguente ad un incendio in sala macchine, è trainata da un peschereccio d’altura francese che la condurrà entro giovedì all’isola di Mahè.
“Attendiamo di conoscere con precisione i fatti e gli sviluppi della vicenda relativa alla crociera della nave Costa Allegra” si legge in un comunicato diffuso da Federconsumatori che annuncia che “in ogni caso, per il disagio subito, qualora riprendesse la crociera, si dovranno prevedere risarcimenti per i passeggeri. Se, invece, la crociera non dovesse proseguire, la compagnia dovrà farsi carico in maniera ottimale del rientro dei passeggeri presso le loro abitazioni, per poi affrontare, in seguito, anche in base al protocollo di conciliazione, l’apertura del tavolo di confronto per soddisfare i giusti diritti dei passeggeri”.
Come reagiranno i consumatori a questo nuovo evento non si sa, è presto per fare previsioni: dopo il naufragio della Costa Concordia non c’erano state  cancellazioni significative ma solo un rallentamento nelle prenotazioni.
Intanto c’è chi tira in ballo la sicurezza come diritto fondamentale dei consumatori. “Nessuna “caccia alle streghe”, ma non possiamo ritenere esaustive le presuntivamente rassicuranti “pacche sulle spalle” ai consumatori che abbiamo registrato sino ad oggi” commenta Confconsumatori che ribadisce la necessità, già palesata all’indomani dell’incidente che ha interessato la Costa Concordia “di convocare un tavolo conciliativo aperto a tutte le associazioni di consumatori, o soggetti comunque rappresentativi delle vittime del naufragio, di tutti paesi di provenienza dei danneggiati. Un tavolo di conciliazione specifico, con la definizione di criteri di rimborso e di indennizzo dei naufraghi generali, chiari, equi, trasparenti ed oggettivi.  E ciò per garantire in via stragiudiziale e in tempi brevi la prontezza dei rimborsi e l’equità dei risarcimenti, lasciando alla valutazione della Magistratura i casi che, per la loro gravità e/o specificità non possono essere oggetto di conciliazione o i casiin cui il consumatore non si dichiari soddisfatto dell’offerta ricevuta”.
Il Codacons, inoltre, ha fatto sapere di avere già avviato le pratiche per una nuova azione di risarcimento nei confronti di Carnival e Costa Crociere. “In attesa dello sbarco dei passeggeri appare evidente come i viaggiatori a bordo della Costa Allegra abbiano subito ingenti danni, di tipo materiale (vacanza rovinata, servizi pagati e non usufruiti) e di tipo morale (paura e stress per l’incendio scoppiato a bordo)” si legge nella nota. Secondo il Presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, “tali danni dovranno essere adeguatamente risarciti, e se Costa Crociere si limiterà ad un indennizzo da elemosina come nel caso della Concordia, per i passeggeri si aprirebbe addirittura la possibilità di inserirsi nell’azione di gruppo avviata negli Usa a seguito del naufragio del Giglio“.
Anche Asso-Consum annuncia che verranno intraprese azioni per garantire che ai turisti venga corrisposto un risarcimento congruo per i danni subiti. “E’ necessario che la Costa Crociere provveda alle spese relative al rimpatrio dei passeggeri e che avvii al più presto una discussione con le associazioni dei consumatori per stabilire un indennizzo adeguato” – dichiara il Presidente di Asso-Consum Daniela Perrotta.


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