È possibile collocare un collegamento ipertestuale verso opere protette dal copyright solo se non c’è scopo di lucro e se non si è a conoscenza che queste opere sono pubblicate in modo illegale, è quanto stabilito da una recente sentenza della Corte di Giustizia Ue.

La sentenza precisa che “qualora il collocamento di un link verso un’opera liberamente disponibile su un altro sito internet sia effettuato da una persona senza fini di lucro, occorre tener conto della circostanza che tale persona non sia a conoscenza, e non possa ragionevolmente esserlo, del fatto che detta opera fosse stata pubblicata su Internet senza l’autorizzazione del titolare dei diritti d’autore”. In questo caso il collocamento dell’hyperlink non costituisce una “comunicazione al pubblico”.

Quando i link sono invece forniti a scopo di lucro, “la conoscenza dell’illegittimità della pubblicazione su un altro sito internet deve essere presunta”.

È il caso di una persona consapevole di fornire l’accesso a “un’opera illegittimamente pubblicata, ad esempio perché ne era stata avvertita dai titolari del diritto d’autore”, oppure perché permette a chi vi accede di “eludere misure restrittive” adottate per proteggere l’opera. In queste circostanze “la messa a disposizione di detto collegamento costituisce una comunicazione al pubblico“, quindi con “carattere intenzionale” e dove il “carattere lucrativo è rilevante”.


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