Il 1° giugno è partito il conto di base, senza canone e senza bollo per chi ha un Isee inferiore a 7.500 euro. Il conto di base è comunque aperto a tutti e dovrebbero essere direttamente le banche e le poste ad offrire ai clienti questa possibilità. A distanza di una settimana dalla partenza del conto di base Altroconsumo ha verificato le condizioni riportate sui foglietti informativi delle principali banche italiane e di poste.
Tra le offerte esaminate, quella più conveniente per il conto di base aperto a tutti è quella di Veneto banca, con un costo annuale di 24 euro più eventuale bollo; seguono le offerte di Poste e di Intesa San Paolo (costo 30 euro più eventuale bollo). Per i pensionati le offerte migliori sono Bpm, Bper, banca Sella e Intesa San Paolo che offrono il conto di base per i pensionati con un assegno fino a un massimo di 1.500 euro a zero euro l’anno, più l’eventuale imposta di bollo se la giacenza media del conto supera i 5.000 euro.
Le banche che non presentano ancora informazioni sul conto di base sono: Banca popolare di Puglia e Basilicata, Deutsche bank, Credito Valtellinese, Unipol banca, Banca delle Marche. Altroconsumo ha verificato anche quali sono i migliori conti per il profilo di conto base rivolto a tutti. Il miglior conto, per uso online, è Web Sella di banca Sella, con una giacenza di 1.000 euro, si guadagnano in un anno 4 euro. Per chi fa operazioni anche allo sportello, il migliore è il conto di Che banca! (costo annuo 12 euro). Se la giacenza sale a 6.500 euro, la differenza tra interessi attivi e costi è negativa per quanto riguarda il conto base di Veneto banca, con un costo di 58,20 euro con incluso il bollo, mentre è positiva per il conto Fico di banca Etruria, che fa guadagnare 86,28 euro, e se si è interessati a fare operazioni allo sportello per il conto Barclays 3% plus, che fa guadagnare 58,72 euro.
Dopo questa prima indagine, Altroconsumo conclude che per i conti con operatività limitata si poteva fare di certo di più. “Ci auguriamo che quando tutti gli operatori avranno un loro prodotto la concorrenza farà ridurre i prezzi”.
 


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