La Regione Lazio dispone di binari rispettosi delle norme sulla sicurezza, ma non ha i treni diesel per effettuare il servizio. La Regione Abruzzo dispone dei vettori diesel necessari ma, nel tratto abruzzese, la linea ferroviaria non rispetta le norme sulla sicurezza: queste sembrano essere le ragioni della chiusura della linea ferroviaria Avezzano-Roccasecca. “E così i cittadini abruzzesi e laziali gravitanti su quella linea ferroviaria, perderanno un servizio fondamentale per la loro mobilità, specialmente per quella studentesca”, denunciano Federconsumatori e Adusbef.

Venerdì scorso il comitato “Salviamo la ferrovia Avezzano-Roccasecca” è stato ricevuto dall’assessore ai Trasporti della Regione Lazio, assieme ai responsabili di Trenitalia e di RFI. Dall’incontro è emerso che i problemi infrastrutturali della linea sono tutti nel tratto abruzzese (Balsorano-Capistrello): si tratta di rimuovere le traversine in legno ritenute incompatibili con la sicurezza da una recente direttiva dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria. E qui sta il problema: per questa operazione servono circa 8 milioni di euro ma nessuno sa dove trovare queste risorse. Alla luce di questi fatti, i tagli di 300 milioni di euro disposti dal Governo non potranno far altro che peggiorare una situazione già estremamente precaria, che sta assumendo tratti drammatici”, denunciano Federconsumatori e Adusbef, che chiederanno un incontro alle Regioni Lazio e Abruzzo e alle Ferrovie per cercare una soluzione al problema.


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