Confedercontribuenti-turismo: a Bari gli esami per guide turistiche tra le polemiche
Nel bel mezzo della stagione turistica, prendono il via oggi a Bari gli esami di abilitazione per accompagnatori e guide turistiche lasciando a girovagare da soli per la città decine di gruppi di visitatori.
“Sdegno e delusione per la Regione Puglia, che non ha fatto nulla per spostare gli esami di guida ed accompagnatore turistico, impuntandosi come i bambini viziati, su una decisione presa senza alcuna professionalità né competenza nel settore turistico”, commenta una delle tante professioniste che da anni opera nel settore, tra le strade di Puglia, tra i turisti italiani e stranieri.
La prova consisterà di 60 quesiti a risposta multipla. Il tempo a disposizione per lo svolgimento della prova scritta in italiano è di 50 minuti. La prova in lingua si svolgerà nella stessa sessione prevista per la prova tecnica in italiano (per i candidati che non hanno diritto a esonero o che hanno diritto a esonero parziale dell’esame di lingua). In altri termini, appena terminata la prova tecnica in italiano, si azzera il tempo e si dà avvio alla prova in lingua.
“Io madrelingua tedesca con tanti di diplomi di alto livello vado a fare l’esame in lingua tedesca per le guide turistiche. Sono esonerati solo quelli che hanno un diploma italiano e parlano con accento italiano e spesso con tanti errori grammaticali”.
Nel bando sottoscritto dal presidente Emiliano queste disposizioni sarebbero state predisposte “in un’ottica di accelerazione dello svolgimento delle procedure, senza peraltro scalfire l’esigenza di una rigorosa verifica delle competenze professionali”.
“Noi non crediamo nei modi e termini di valutazione del Bando della Puglia, un bando che vedrà abilitati guide provenienti da tutta Italia a livello nazionale ma con una legge regionale ora obsoleta. Crediamo però nei tanti professionisti che da anni lavorano sui vari territori in attesa di una legittimazione che tarda ad arrivare. Il turismo è una grande risorsa e sta facendo gola a tutti ma se continueremo ad affidarlo ad incompetenti distruggeremo questa altra risorsa del nostro Paese”.
Confedercontribuenti, l’organizzazione nazionale che ha sollevato subito dubbi sul bando pugliese, afferma: “La nostra non è stata e non è una lotta contro chi lavora o vuole lavorare. La nostra battaglia è contro chi non rispetta la legge e in questo caso il bando non rispetta la legge Europea. La nostra battaglia è a favore del riconoscimento dei crediti formativi e competenze professionali snellendo l’iter burocratico e garantendo anche l’utente finale”.