L’albergo è sempre responsabile di furti o danneggiamenti che avvengono all’interno della struttura. E’ questo il principio sancito da una recente sentenza del Giudice di Pace di Roma chiamato ad esprimersi su una controversia che vedeva contrapposti un hotel della capitale e un’accompagnatrice turistica difesa dal Codacons. Il giudice, infatti, ha condannato l’albergo dove alloggiava la giovane donna in quanto responsabile della scomparsa della propria borsa, al cui interno erano custoditi 1.700 euro in contanti. La donna aveva espressamente richiesto una camera con cassaforte, richiesta che tuttavia era stata respinta dalla struttura.
“La legge italiana espressamente attribuisce all’albergatore una precisa responsabilità in caso di furti avvenuti all’interno della struttura, proprio in virtù dell’obbligo di custodia gravante su chi fornisce le prestazioni alberghiere. Orbene, in ordine alla responsabilità per le cose portate in albergo il cliente, che non ha l’obbligo di affidare le stesse all’albergatore, in caso di sottrazione delle stesse, ha diritto ad ottenere il risarcimento del danno. In conclusione, la responsabilità dell’albergatore è affermata per il fatto dell’introduzione delle cose in albergo, in conseguenza del contenuto del contratto alberghiero in cui è compreso l’obbligo accessorio di garantire il cliente da eventuali danni alle cose stesse” scrive il Giudice nella sentenza con la quale ha condannato l’albergo anche al pagamento delle spese legali.
“Si tratta di una sentenza molto importante – afferma l’avv. Cristina Adducci del Codacons, che ha assistito la donna in giudizio – perché riconosce chiaramente come una struttura turistica sia sempre responsabile di furti o danneggiamento di cose che i clienti introducono all’interno della struttura medesima”.


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