Car sharing a Roma, Adoc: servizio inefficiente, copiare “Enjoy”
Il servizio di car sharing a Roma è “inefficiente, caro e limitato”, accessibile solo all’1% della popolazione, con sole 120 automobili a fronte di due milioni e mezzo di abitanti: è la denuncia dell’Adoc, che chiede di colmare il divario rispetto a quanto avviene in altre città europee e di prendere a modello il servizio made in Italy appena lanciato a Milano, Enjoy, frutto della collaborazione tra Eni, Fiat e Trenitalia.
“E’ assurdo che il servizio di car sharing di una Capitale che si professa europea come Roma sia fruibile da solo l’1% dell’intera popolazione – dichiara Lamberto Santini, presidente dell’associazione – a disposizione dei cittadini ci sono infatti solo 120 auto, a fronte di una popolazione complessiva di oltre 2,5 milioni di abitanti. In pratica una vettura deve servire 25mila cittadini. Impensabile e improbabile, tanto che gli utenti iscritti al servizio non superano le 2500 unità”.
Oltre a questo, il servizio è poco fruibile e costa troppo. “A Roma si paga la cauzione (100 euro), l’abbonamento annuale (minimo 101,63 euro) più il costo di utilizzo orario e chilometrico – spiega Santini – A Berlino si paga solo l’utilizzo, senza cauzione né abbonamento. I parcheggi si trovano quasi tutti al centro, praticamente tutti i cittadini in periferia sono esclusi, anche perché c’è il vincolo di riconsegnare l’auto nello stesso punto di ritiro. Così la “mission” del car sharing viene meno: non riduce il traffico, non riduce l’inquinamento, non permette la rinuncia all’auto e non è un mezzo alternativo di trasporto. Il servizio va sviluppato, modernizzato e reso efficiente, prendendo a modello le esperienze sia europee, in particolare delle regioni del Nord Europa, che quelle del Nord Italia, ad esempio Milano, dove si è sviluppato un servizio innovativo, sostenibile e completamente Made in Italy come Enjoy, frutto della collaborazione tra Eni, Trenitalia e Fiat, che ha raccolto in un solo mese di attività circa 25mila iscritti, dieci volte il numero degli iscritti di Roma. Invitiamo pertanto il Sindaco Marino a far si che questo servizio sia esteso anche nella Capitale, che ha un estremo bisogno di una migliore e più sostenibile mobilità.”