E’ stata un successo l’ultima asta dei BTp Italia, tanto che il Ministero ha dovuto provvedere in anticipo alla sua chiusura.  Dei 196.509 contratti conclusi sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Banca IMI S.p.A e UniCredit S.p.A. – dealer dell’operazione – otre il 50 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro. Se si considerano contratti fino a 50.000 euro si arriva a oltre l’80 per cento del totale.
Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori, dalle informazioni raccolte dai dealer dell’operazione si può desumere un’ampia partecipazione di clienti retail, con un ruolo significativo delle gestioni patrimoniali e del private banking. In linea con l’emissione dell’ottobre scorso, anche questo collocamento ha visto la presenza di investitori istituzionali con una presenza non marginale di quelli esteri quantificabili intorno al 12 per cento del totale emesso. Degli ordini ricevuti attraverso le reti bancarie si stima che circa il 30 per cento sia avvenuto attraverso l’home banking, un dato in leggera crescita rispetto ai precedenti collocamenti.


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