Nel 2012 sono stati registrati dalle strutture dell’Enac 3.439 moduli di reclamo di cui, 3.151 relativi alla violazione del Regolamento 261/2004, 62 relativi alla violazione del Regolamento 1107/2006 e 226 su altre segnalazioni. E’ quanto emerge dal Bilancio Sociale dell’Ente presentato oggi a Roma.
L’Enac è l’organismo responsabile della corretta applicazione dei Regolamenti (CE) 261/2004 e 1107/2006, relativi rispettivamente alle tutele previste in caso di disservizi nel trasporto aereo e ai diritti dei passeggeri a mobilità ridotta, ed ha il potere di irrogare sanzioni amministrative nei confronti dei soggetti inadempienti.
Nel documento, Enac, in un’ottica di servizio e trasparenza del settore, ha dedicato un approfondimento alle componenti del prezzo di vendita del biglietto aereo che sono numerose e di diversa natura. Al momento dell’acquisto, infatti, l’utente deve essere messo nelle condizioni di individuare il costo del servizio che in quel momento si appresta a richiedere, nell’esposizione sia del prezzo finale, sia degli elementi essenziali di cui si compone il prezzo del biglietto:
tariffa aerea passeggeri o merci, denominata “fare”;
tasse (addizionale comunale e ministeriale) HB;
imposta sul valore aggiunto calcolata sui diritti aeroportuali FN;
diritti aeroportuali (diritto di imbarco IT, tariffa ministeriale per i controlli di sicurezza sul bagaglio da stiva EX, integrazione al diritto di imbarco per i controlli di sicurezza sui passeggeri e sul bagaglio a mano VT, diritto per l’assistenza ai passeggeri con mobilità ridotta MJ);
altri diritti, tasse o supplementi quali ad esempio il sovrapprezzo carburante (fuel surcharge) YQ e la commissione per il servizio di vendita del biglietto YR.
L’impegno dell’Enac nel favorire un mercato trasparente e tutelato è stato apprezzato da Confconsumatori: “Il passeggero è vittima di tasse e balzelli che, prima ancora di non conoscere nel contenuto, non conosce nel nome. Le stesse infatti vengono riassunte nella generica formulazione “tasse aeroportuali”, che reca con sé l’unica certezza di essere un salasso per l’acquirente del biglietto. La trasparenza e l’informazione ai consumatori passano anche attraverso questi atti”.


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