Federconsumatori e Adusbef intervengono sulla questione del salvataggio delle quattro banche, in cui, secondo le due associazioni, vi sono tanti elementi di ambiguità e iniquità. A partire dalla “mancata vigilanza e dalle pratiche scorrette e vessatorie messe in atto dagli istituti bancari, agli inganni e le omertà, alla mancanza a distanza di un anno della procedura di arbitrato ed ai tempi biblici che i risparmiatori hanno dovuto attendere per ottenere il rimborso forfettario”. Sussiste, inoltre, “un elemento che surclassa quelli qui elencati, per assurdità e ingiustizia: la svendita a società di recupero crediti italiane e straniere dei crediti deteriorati”.

“Sapevamo chi ci ha rimesso, ora sappiamo anche, con chiarezza, chi da questa operazione sta traendo profitti e vantaggi economici sulla pelle dei risparmiatori”, dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Le due associazioni spiegano che le sofferenze bancarie, ovvero i crediti non più recuperabili, per far fronte ai quali le banche vendono gli immobili posti a garanzia, avevano un valore di 8,5 miliardi. Dopo l’operazione di Salvataggio delle 4 banche, Banca Etruria, Carichieti, Carife e Banca Marche, tale valore è sceso al 17% del valore iniziale, pari a 1,5 miliardi.

Una vera e propria svendita, a tutto vantaggio di finanzieri e speculatori”, commentano Federconsumatori e Adusbef. “Vi è un altro elemento che fa ancora più profonda l’ingiustizia e l’affronto nei confronti dei risparmiatori: se anche la bad bank riuscisse a tagliare i tempi per le aste immobiliari, grazie all’ausilio di una legge dello Stato di agosto 2015 che abbrevia i tempi per esecuzioni immobiliari e pignoramenti, ottenendo un maggiore introito rispetto al 17% valutato, tali importi non finirebbero nelle tasche dei risparmiatori espropriati dei propri soldi e neppure in quelle degli azionisti, bensì finirebbero nelle casse della bad bank”.

Adusbef e Federconsumatori comunicano che stanno lavorando per favorire sistemi di recupero crediti che restituiscano gli introiti ai cittadini danneggiati dal salvataggio delle 4 banche. “In tal senso ci auguriamo, anzi pretendiamo un aiuto concreto del Governo, attraverso appositi strumenti. Un’operazione fondamentale per restituire credibilità alla gestione e alla tutela del risparmio da parte dello Stato”.


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