Altroconsumo chiede che si approfitti della trasformazione in Spa della Banca Popolare di Vicenza per ripartire da zero e ribaltare l’attuale consiglio di amministrazione che ha calpestato gli interessi dei 117.000 soci. La richiesta dell’Associazione di basa sull’articolo 2386 del codice civile e sull’articolo 33 dello statuto della banca che prevedono come gli amministratori non nominati dall’assemblea possano restare in carica solo fino alla seguente. Questo è successo con l’ingresso nella banca di Iorio e Dolcetta che nel contesto in cui sono inseriti non danno sufficienti garanzie su una netta discontinuità di gestione. I soci della Popolare di Vicenza hanno il diritto di vedersi rappresentati nei loro interessi di investitori, non più solo chiamati a donare sangue per garantire la continuità aziendale. L’attuale direzione ha pennellato un piano industriale in cui la trasformazione in Spa e la quotazione in Borsa – un vero harakiri degli azionisti – sembrano essere l’unico ingrediente: nulla si è detto in ordine alle doverose azioni di responsabilità nei confronti degli ex amministratori. Altroconsumo esige trasparenza sul prossimo ordine del giorno, con la chiara indicazione di surroga degli attuali consiglieri. Chi dovesse aver acquistato azioni di Popolare di Vicenza o di Veneto Banca senza informazioni sui rischi può rivolgersi all’Associazione.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

1 thought on “Banca Popolare Vicenza, Altroconsumo: ribaltare il consiglio di amministrazione

  1. Tutte quelle lettere trionfalistiche che Zonin ripetutamente mandava, mentre evidentemente era a conoscenza della reale situazione, non possono prefiguraqre il reato di truffa? Ed in questo caso non dovrebbe Zonin risarcire col suo?

Parliamone ;-)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: