Le brutte, anzi bruttissime notizie degli aumenti sul fronte “energia e gas” arrivate ieri dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico hanno suscitato un’accesa polemica tra le associazioni dei consumatori. Nella nota diffusa dall’Autorità si legge che la principale motivazione degli aumenti è da ricercare nell’inasprimento delle tensioni internazionali che ha portata ad una forte accelerazione delle quotazioni del petrolio, cresciute del 57% in un anno1 e del 9% solo nell’ultimo mese di maggio. Questo ha influenzato anche i prezzi nei mercati all’ingrosso dell’energia, con ripercussioni sui prezzi per i clienti finali sia del mercato libero che del mercato tutelato.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per una famiglia tipo significa pagare, su base annua (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° luglio 2018 al 1° luglio 2019), 33,5 euro per la luce e 83,5 euro per il gas. Una stangata complessiva pari a 117 euro.

Una speculazione bella e buona. Anche se gli aumenti in gran parte dipendono dal petrolio, si tratta di rialzi assurdi”, afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ci si interroga se questo balzo spropositato non sia un tentativo di far sloggiare in anticipo le famiglie dal mercato di maggior tutela in previsione della sua fine, prevista tra un anno esatto”, conclude Vignola.

L’andamento del mercato dell’energia, se osservato in parallelo ai dati pervenuti dall’Istat, relativi alla crisi del potere di acquisto delle famiglie, evidenzia la necessità e l’urgenza, da un lato di una politica interna attenta alla redistribuzione dei redditi, dall’altro di una determinata politica europea che contrasti le crescenti tensioni sui mercati. È questa l’opinione di Emiliano Viafora, presidente di Federconsumatori che sottolinea il peso degli oneri di sistema in bolletta e ribadisce la necessità di rivedere le modalità di accesso al bonus energia e al bonus gas.

Un interrogativo importante è poi quello legato alle cattive pratiche commerciali ancora troppo diffuse che potrebbero avere un impatto sempre più rilevante alla luce della cancellazione del Mercato Tutelato a partire dal 2019. “In vista di tale importante scadenza”, sottolineano dall’associazione, “è fondamentale operare un riordino complessivo del sistema, che da un lato punti a snellire i costi impropri addebitati in bolletta, dall’altro miri alla realizzazione di una vera, trasparente e corretta concorrenza nel settore”.

Codacons punta il dito sul caro- benzina e definisce “un massacro” i prossimi aumenti in bolletta. “Ad aggravare la situazione”, spiega Carlo Rienzi, presidente dell’associazione, “il fatto che i rincari anche stavolta si verificano quando aumentano i consumi energetici degli italiani, specie per l’elettricità in relazione all’uso di condizionatori nel periodo estivo, influendo pesantemente sulla spesa energetica dei cittadini”.

“Alla stangata determinata dall’accelerazione dell’inflazione le famiglie dovranno mettere in conto anche una maggiore spesa di +45 euro annui a nucleo per luce e gas”, prosegue Rienzi. “Il Governo deve intervenire sul fronte della tassazione sia sulle bollette, dove la pressione fiscale supera il 40% per il gas, sia per i carburanti, perché il peso delle tasse nel settore dell’energia è diventato insostenibile e incide negativamente sull’intera economia”.

Intanto, il 1° luglio 2018 sarà operativo il Portale Offerte che la Legge annuale per la Concorrenza e il Mercato ha affidato al Sistema Informativo Integrato di Acquirente Unico. Sul Portale sarà possibile confrontare – in maniera semplice e chiara – tutte le offerte di energia elettrica e di gas destinate alla generalità dei consumatori (domestici e non). Dal 1° luglio saranno riportate le sole offerte PLACET dei vari operatori, da settembre quelle oggi già presenti sul TrovaOfferte ARERA ed infine, da dicembre, tutte le restanti.

“Riteniamo che l’istituzione del portale sia un primo passo nella direzione di un reale processo di liberalizzazione volto al raggiungimento degli obiettivi che tutti auspichiamo: bollette meno care a fronte di una maggiore efficienza energetica in un mercato più trasparente e più semplificato”, dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale.

Vogliamo un mercato competitivo ma trasparente, con regole chiare e tutele per i deboli, una cosa non deve necessariamente escludere l’altra. Inoltre, il servizio idrico deve diventare una volta per tutte esente da qualsiasi logica di mercato e dall’inefficienza della burocrazia pubblica. Deve essere un settore protetto e funzionale, insomma deve essere una riserva assoluta di uno Stato migliore”, afferma Luigi Gabriele, responsabile affari istituzionali di Codici.

 

Notizia pubblicata il 29/06/2018 ore 16.18


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