Stefano Besseghini nuovo presidente dell’Autorità per l’energia. Questo il presidente designato dal Governo per l’Arera, l’Autorità responsabile di energia, reti e ambiente. La procedura per la nomina è stata avviata nel Consiglio dei Ministri dello scorso 27 luglio, dopo mesi di proroga. Tanto che la stessa Autorità il 20 luglio aveva mandato una segnalazione a Governo e Parlamento nella quale chiedeva di fare presto, nella convinzione che solo un’Autorità “nella pienezza dei suoi poteri – si legge nel documento – possa garantire ai cittadini, agli operatori e a tutti gli stakeholder, la certezza di risposte regolatorie complete e tempestive”.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e d’intesa con Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, “ha deliberato – si legge nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi di venerdì 27 luglio – l’avvio della procedura per la nomina dei componenti dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA)”. I nomi indicati sono Stefano Besseghini come presidente e nel collegio Gianni Castelli, Andrea Guerrini, Clara Poletti e Stefano Saglia. “Le proposte di nomina verranno quindi trasmesse alle Camere per l’espressione, da parte delle Commissioni competenti, del previsto parere”, prosegue la nota.

Il nuovo consiglio arriva in un contesto complessivamente complicato per il settore dell’energia. Come scrive la Repubblica, “Besseghini arriva in un fase delicata per l’Autorità. Intanto, si dovrà capire se il governo gialloverde intende confermare o meno la scadenza del luglio 2019 come data entro cui scatterà la completa liberalizzazione del settore elettrico. Se così fosse, fra un anno tutti i consumatori avranno l’obbligo di sottoscrivere un contratto con un fornitore di energia elettrica e abbandonare il servizio “tutelato”. Si tratta di almeno 20 milioni di utenze e l’Authority dovrà “scrivere” tutte le regole per il passaggio al mecato libero. Ma non è detto che questo avvenga, visto che i Cinquestelle si sono sempre schierati contro la fine della “tutela”.

L’avvio della procedura per rinnovare i componenti dell’Autorità è stato accolto con favore dall’Unione Nazionale Consumatori. Anche perché la proroga del precedente collegio durava da tempo. “Bene, era ora! Era vergognoso che un’autorità importante come quella che gestisce energia, acqua e rifiuti fosse ancora in regime di prorogatio, una situazione intollerabile che durava ormai dal lontano 11 febbraio, ossia da più di 5 mesi, più volte denunciata dal presidente uscente Bortoni – ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Ora è fondamentale che il nuovo collegio si metta subito al lavoro sui temi più importanti, a cominciare dalle modalità di chiusura dei mercati di tutela per finire con la definizione dei soggetti vulnerabili ed il miglioramento dei bonus sociali. Nell’augurare loro buon lavoro, auspichiamo che il nuovo Consiglio coinvolga i rappresentanti degli utenti e dei consumatori in queste scelte fondamentali per la vita di ognuno di noi!”.


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