
Agcom, Osservatorio Giornalismo: giovani più precari. E aumentano i pericoli
Precarizzazione, divario generazionale e difficoltà per i giovani di entrare nel mondo del lavoro. Sono questi i problemi principali che investono la categoria dei giornalisti, secondo il rapporto dell’Osservatorio del Giornalismo, realizzato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e presentato presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Alla stesura del rapporto hanno collaborato tutti gli enti che rappresentano la professione giornalistica in Italia.
Dall’analisi, basata sulle interviste a 2.439 giornalisti, è emerso che i giovani sono quelli che subiscono di più la crisi che ha investito il settore e la scontano da un punto di vista contrattuale ed economico. Negli ultimi quindici anni sono amentate le fasce di reddito più basse ed è cresciuto il numero di giornalisti che svolge l’attività in modo parziale e corre rischi e pericoli per la propria vita. Sono ormai all’ordine del giorno le forme di intimidazione rivolte alla categoria, sia criminali sia derivanti dall’azione processuale, con ripercussioni negative sull’esercizio della libertà di informazione. Secondo l’ultima classifica di Reporters sans Frontieres sulla liberà di stampa, uscita nel 2016, l’Italia ha perso ben quattro posizioni, scendendo dal 73° posto del 2015 al 77°, seguita solo da Cipro, Grecia e Bulgaria. Il motivo è che nel nostro Paese tra i 30 e i 50 giornalisti risultano essere sotto protezione perché minacciati di morte per le loro inchieste sulla corruzione e sul crimine organizzato.
di Ludovica Criscitiello
