Aci e Assogiocattoli: solo 4 bambini su 10 viaggiano sui seggiolini
Bambini in automobile: la sicurezza dovrebbe venire prima di tutto. Ma solo quattro bambini su dieci viaggiano regolarmente sul seggiolino per l’auto: spesso questo non viene usato perché si va di fretta, perché i bambini si lamentano, per la brevità del tragitto. Sulle distanze brevi l’uso dei sistemi di sicurezza per i più piccoli diminuisce, ma a torto, perché è in città che si concentra la maggior parte degli incidenti. Così accade che ogni giorno ci siano 3 milioni e mezzo di bambini a rischio sulle strade italiane. È quanto evidenziano Aci e Assogiocattoli che hanno promosso un convegno sul corretto uso dei seggiolini per i bambini.
Secondo gli ultimi dati – ha evidenziato l’incontro, organizzato presso la Camera dei Deputati da Assogiocattoli insieme a Fondazione ACI Filippo Caracciolo, con la collaborazione della Polizia Stradale – solo 4 bambini su 10 viaggiano regolarmente sul seggiolino: su una popolazione italiana di 6.100.000 bambini, sono quindi più di 3,5 milioni quelli che ogni giorno rischiano la vita. L’uso dei sistemi di ritenuta per i più piccoli diminuisce del 50% per i brevi spostamenti in città, dove invece si concentrano il 70% dei sinistri. Secondo le ultime statistiche ACI-Istat, sulle strade italiane sono morti 41 bambini con meno di 9 anni. E il dato è in aumento del 28% rispetto al 2009.
Uno studio condotto nell’ambito della campagna nazionale “TrasportACI Sicuri”, avviata nel 2010 dall’Automobile Club d’Italia per diffondere una maggiore consapevolezza sui rischi della strada per i più piccoli, ha evidenziato che il mancato uso del seggiolino viene giustificato spesso dalla fretta, dalla brevità del tragitto e dalla poca pazienza di fronte alle lamentele dei piccoli. L’iniziativa lanciata oggi vuole dunque sensibilizzare l’opinione pubblica all’uso dei seggiolini per bambini.
“Non è accettabile che i bambini rischino la vita in auto per la distrazione e la negligenza dei genitori – ha affermato Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia – Così come la guida in stato di ebbrezza è una scelta pericolosa, illegale e immorale, allo stesso modo la decisione di trasportare in modo insicuro un bimbo deve essere punita con la massima severità. Gli incidenti sono ancora la prima causa di morte per i ragazzi tra i 5 e i 13 anni in Europa, dove ogni anno perdono la vita sulle strade 12.000 minori, 5.000 dei quali bambini”.
Come ha evidenziato nell’incontro il presidente della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei Deputati Mario Valducci, “la diffusione e l’uso dei dispositivi di sicurezza per il trasporto dei bambini è un tema ancora oggi tragicamente sottovalutato, soprattutto nei tragitti urbani non meno pericolosi di quelli autostradali”. Ci si trova davanti a una questione che investe non solo le norme, che esistono, ma che rappresenta “una questione di cultura”, ha aggiunto, perché “la Sicurezza Stradale è un cantiere sempre aperto che non ammette distrazioni, se non al prezzo di quasi 5000 vite umane perse ogni anno e un costo sociale stimato in circa 30 miliardi”.