Turismo, italiani non viaggiano più
Nel 2011 i viaggi con pernottamento effettuati in Italia e all’estero dai residenti sono stati 83 milioni e 504 mila, per un totale di 532 milioni e 448 mila notti. Rispetto al 2010, si registra una diminuzione del numero di viaggi (-16,5%) e del numero di pernottamenti (-15,1%), mentre resta immutata la durata media dei viaggi (6,4 notti). La diminuzione dei viaggi si rileva per tutte le tipologie: dai viaggi di vacanza (-17%), ai viaggi per motivi di lavoro (-13,1%). In termini di pernottamenti, la riduzione è altrettanto evidente per le vacanze (-15,6%), sia lunghe (-15,3%), sia brevi (-17,1%), mentre i pernottamenti per viaggi di lavoro si mantengono sostanzialmente stabili. La prenotazione diretta si conferma la modalità di organizzazione del viaggio preferita (50,5% dei viaggi). In particolare, l’utilizzo di internet per prenotare l’alloggio e/o il trasporto si mantiene stabile (34,2%). L’auto si conferma il principale mezzo di trasporto ed è utilizzata nel 62,9% dei viaggi. E’ quanto rileva oggi l’Istat.“Nulla di nuovo” taglia corto Federconsumatori. “Con il potere di acquisto ridotto ai minimi termini a causa delle stangate di prezzi e tariffe, nonché delle ricadute della manovra economica, sono sempre di meno le famiglie che possono permettersi di viaggiare”.
Secondo i dati dell’O.N.F. il calo complessivo nel 2011 è del -19% rispetto all’anno precedente. “Un andamento prevedibile – sostiene l’Associazione – anche in relazione ai costi ormai proibitivi di una vacanza pari a 3.469,90 Euro (considerando una vacanza al mare per una famiglia di 4 persone che viaggia in auto), con un aumento pari al +4% rispetto al 2010. Rincari su cui ha inciso ed inciderà in maniera determinante anche l’incredibile aumento dei prezzi dei carburanti e dei trasporti”.
Secondo Federconsumatori è cambiata anche la modalità di viaggio degli italiani: le canoniche due settimane di ferie sono ormai un ricordo lontano per molte famiglie, che invece sempre più spesso riducono il proprio soggiorno (il cosiddetto “mordi e fuggi) e scelgono di partire evitando i periodi di alta stagione. Al contrario stanno prendendo piede le vacanze low cost, come lo scambio casa e il couchsurfing (l’ospitalità sul divano), oltre alla classica visita ai parenti lontani.