Sarà un’estate col segno meno anche negli agriturismi: meno 15% di presenze degli italiani, meno 4% dei turisti stranieri, un calo consistente (meno 16%) nella ristorazione e nella vendita diretta dei prodotti (meno 10%). Le previsioni sull’andamento delle vacanze in agriturismo fatte da Agriturist sulla base di un sondaggio fra gli operatori associati “conferma che la crisi sta “picchiando duro”, ben oltre le pur non favorevoli previsioni di inizio stagione”, afferma la sigla.
La diminuzione complessiva degli ospiti, rispetto allo scorso anno, è addirittura a due cifre e pari all’11%, con gli italiani “sotto” del 15% e gli stranieri, dai quali ci si attendeva una “compensazione”, in calo del 4%. Ulteriori effetti negativi si registrano sul versante dei pernottamenti: il 55% degli operatori intervistati dichiara che la durata delle vacanze si sta ulteriormente abbreviando. In tutto il trimestre estivo, stima Agriturist, gli ospiti delle aziende agrituristiche saranno 1,1 milioni, 130 mila in meno rispetto allo scorso anno, per per 4,6 milioni di pernottamenti (800 mila in meno rispetto al 2011). Tutto questo a fronte di prezzi che per il 70% degli intervistati sono rimasti gli stessi, per un altro 20% si sono invece ridotti del 5-10%.
“La situazione del turismo italiano – commenta la presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio – è sempre più critica. E l’agriturismo non fa eccezione, pur offrendo accoglienza con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Chiediamo al Governo di accelerare i tempi dell’annunciato programma strategico per il rilancio del settore, adottando misure urgenti per la ripresa nella prossima stagione: le tasse hanno messo in ginocchio la domanda interna, ci vogliono investimenti mirati almeno per attrarre quella estera”.


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