Trasporto aereo verso Sicilia e Sardegna, Antitrust avvia indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo (Foto Pixabay)

L’Antitrust accende un faro sui prezzi dei voli per la Sicilia e la Sardegna. L’Autorità garante della concorrenza ha infatti avviato un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, caratterizzate da particolari esigenze di mobilità e da picchi di domanda in estate e a Natale. L’Antitrust, con un’indagine che si chiuderà il 31 dicembre 2024, indagherà i possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sull’offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzo, che variano i costi in funzione di diversi altri fattori. E approfondirà il modo in cui sono comunicati al pubblico i costi dei biglietti aerei.

I prezzi dei voli per Sicilia e Sardegna

Alla base di questa decisione, spiega una nota dell’Antitrust, c’è “il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda”.

Le denunce in effetti sono tante e si concentrano proprio sui prezzi dei voli verso le Isole, che in occasione dell’estate e delle ferie natalizie tendono a salire in modo verticale. È di soli tre giorni fa, ad esempio, la denuncia che un viaggio in aereo di andata e ritorno durante le festività natalizie in Sardegna può arrivare a costare più di 600 euro.

L’indagine sugli algoritmi di prezzo

“Le compagnie aeree – spiega l’Antitrust – adottano da anni sistemi di definizione dei prezzi che, grazie all’uso di algoritmi e di software per il trattamento dei dati, differenziano e adattano nel tempo i costi dei voli”.

Le tariffe possono variare al variare di fattori quali il grado di riempimento del volo, l’andamento della domanda effettiva rispetto a quella attesa e la distanza temporale tra il momento di prenotazione/acquisto e quello della partenza del volo

Negli ultimi anni, prosegue l’Antitrust, “il grado di automatizzazione e di sofisticazione di questi sistemi è notevolmente aumentato, sia per la crescita esponenziale delle informazioni trattabili sia per l’evoluzione tecnologica. In prospettiva, l’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e machine learning potrebbe consentire l’uso di algoritmi di auto-apprendimento, in grado di elaborare nuovi criteri di definizione dei prezzi”.

Da queste considerazioni l’apertura di un’indagine conoscitiva che riguarda i voli verso Sicilia e Sardegna.

Come si legge nel provvedimento dell’Antitrust, “in considerazione di tali elementi, nonché delle particolari esigenze di mobilità connesse alla stagionalità della domanda e alla minore disponibilità di modalità alternative di collegamento tra la penisola e le isole maggiori, appare pertanto opportuno procedere allo svolgimento di un’indagine conoscitiva sugli algoritmi per la definizione dei prezzi dei servizi di trasporto aereo di passeggeri in ambito nazionale nelle tratte da e per la Sicilia e la Sardegna. Si tratta peraltro di rotte rilevanti in termini di volumi di passeggeri trasportati e che possono essere interessate da una dinamica di differenziazione intertemporale dei prezzi particolarmente accentuata in ragione della presenza di periodi di picco della domanda, tipicamente in concomitanza con le ferie estive e le festività natalizie”.

L’attività di indagine riguarderà i possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzo. L’Antitrust approfondirà anche le modalità di comunicazione al pubblico dei prezzi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti.

Sulla base di quanto previsto dal dl Assett 104/2023 (convertito con modificazioni dalla legge 136/2023) a seguito dell’indagine l’Antitrust potrà imporre alle imprese misure comportamentali o strutturali per eliminare le distorsioni della concorrenza o per raccomandare le opportune modifiche legislative/regolamentari così da migliorare il funzionamento dei mercati. Se nel frattempo le imprese presentano impegni, l’Autorità potrà valutarne l’idoneità a risolvere le criticità rilevate e renderli obbligatori.


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