Taxi, il Ministero dei trasporti convoca i sindacati per il 4 giugno (Foto Pixabay)

Il Ministero dei trasporti ha convocato i sindacati dei taxi per il 4 giugno. In agenda c’è un nuovo sciopero nazionale di 48 ore delle auto bianche, in programma il 5 e 6 giugno. I rappresentanti dei taxi chiedono più regolamentazioni e tutele per la categoria contro le piattaforme digitali come Uber. Il Mit ha dunque convocato tutte le sigle sindacali che rappresentano i lavoratori del settore taxi, informa una nota, “per rispondere alle richieste di incontro in relazione allo sciopero indetto per il 5 e 6 giugno”. La riunione è fissata alle 10 di martedì 4 giugno nella Sala Parlamentino del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Taxiblu: segnale positivo

«È credo un segnale positivo – ha detto Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 024040, radiotaxi di Milano- la convocazione al MIT, per il prossimo 4 giugno, arrivata ieri alle sigle sindacali che rappresentano i lavoratori del settore taxi. Lo è almeno se lo scopo è evidentemente quello di dare risposta alle richieste che hanno portato poi a indire lo sciopero di 48 ore per il 5 e 6 giugno.  Tra queste, anche la ripresa di un dialogo che si era poi interrotto, su temi come l’applicazione di norme mirate a ridurre fenomeni di abusivismo nel settore e la regolamentazione delle piattaforme tecnologiche».

Taxi, la versione dei consumatori

Ma la questione, al solito quando si parla di taxi, è incandescente.

Secondo Assoutenti il nuovo sciopero dei taxi indetto per il 5 3 6 giugno è “una vergogna nazionale”.

«Si tratta a tutti gli effetti di uno sciopero contro i cittadini, ingiustamente usati dalle organizzazioni dei tassisti per contestare l’aumento delle licenze sul territorio e difendere i propri privilegi – ha detto nei giorni scorsi il presidente Assoutenti Gabriele Melluso – Uno sciopero oltretutto paradossale perché ridurrà ulteriormente un servizio che è già palesemente insufficiente nelle principali città italiane. Per questo chiediamo alla Commissione di garanzia sugli scioperi, al Ministero dell’Interno e ai Prefetti di tutta Italia di attivarsi al fine di garantire i diritti degli utenti, adottando provvedimenti tesi ad assicurare il servizio di trasporto pubblico non di linea nelle giornate del 5 e giugno».

Le associazioni dei consumatori nel complesso sono tornate a chiedere la liberalizzazione del servizio dei taxi dopo il recente intervento dell’Antitrust che ha evidenziato le criticità del servizio in diverse città italiane e ha chiesto di  adeguare il numero delle licenze taxi, di garantire adeguato monitoraggio del servizio e flessibilità dei turni.


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