Negato imbarco comunicato in anticipo, il passeggero ha diritto alla compensazione pecuniaria
Sentenza della Corte di giustizia Ue: i passeggeri hanno diritto a una compensazione pecuniaria in caso di negato imbarco comunicato anticipatamente anche se sono stati informati almeno due settimane prima
I passeggeri di un volo hanno diritto alla compensazione pecuniaria in caso di negato imbarco comunicato in anticipo anche se non si sono presentati all’accettazione e se sono stati informati del negato imbarco almeno due settimane prima del previsto orario di partenza del volo. È quanto stabilisce la Corte di giustizia della Ue, chiamata a pronunciarsi sul regolamento sui diritti dei passeggeri aerei e sulle compensazioni pecuniarie.
Negato imbarco e diritto alla compensazione pecuniaria
Il caso da cui scaturisce la sentenza: non riuscendo a fare il check-in sul volo da Francoforte sul Meno a Madrid, che aveva prenotato per il giorno successivo, una passeggera ha contattato la società Latam Airlines. Quest’ultima l’ha allora informata di averla trasferita, senza avvertirla, su un volo effettuato il giorno precedente. L’ha anche informata del fatto che la sua prenotazione per il volo di ritorno, che doveva essere effettuato più di due settimane dopo, era stata bloccata in quanto non aveva preso il volo di andata. La passeggera ha chiesto alla compagnia una compensazione pecuniaria forfettaria di 250 euro a causa del negato imbarco sul volo di ritorno.
La giustizia tedesca si è rivolta alla Corte Ue per capire se la compensazione pecuniaria presupponga che il passeggero si sia presentato all’accettazione nonostante il fatto che la compagnia aerea l’abbia informato in anticipo che non sarebbe stato autorizzato a imbarcarsi. E per sapere se la compagnia possa sottrarsi all’obbligo di compensazione, come previsto per le cancellazioni del volo, se informa il passeggero del negato imbarco con sufficiente anticipo, almeno due settimane prima.
“In caso di negato imbarco comunicato anticipatamente, la compensazione pecuniaria per negato imbarco è dovuta anche se il passeggero coinvolto non si è presentato all’accettazione”, afferma la Corte nella sua sentenza. Quando infatti il vettore ha informato il passeggero che non lo farà imbarcare su un volo sul quale ha prenotazione confermata, l’obbligo di presentarsi all’accettazione sarebbe una formalità inutile.
La Corte stabilisce inoltre che “il diritto alla compensazione pecuniaria si applica anche se il passeggero è stato informato del negato imbarco almeno due settimane prima del previsto orario di partenza del volo. Infatti, non vi è motivo di applicare al negato imbarco la regola, prevista unicamente per le cancellazioni del volo, secondo la quale i vettori aerei sono esonerati dal loro obbligo di versare una compensazione pecuniaria ai passeggeri qualora li informino della cancellazione del volo almeno due settimane prima dell’orario di partenza previsto”.