TopNews. Linate chiude ma i voli si prenotano. UNC: esposto a Agcm e Enac
A partire dal 27 luglio e fino al 27 ottobre 2019 l’aeroporto di Milano Linate resterà chiuso per lavori di manutenzione della pista. Saranno circa 30 mila i voli che in tutto il periodo interessato verranno smistati tra Malpensa (50 chilometri più su rispetto a Linate, in provincia di Varese) e Bergamo-Orio al Serio. La notizia in realtà è ormai da tempo di dominio pubblico ma la cosa sembra non essere arrivata alle orecchie delle tante compagnie aeree che danno ancora come disponibili moltissimi voli da e per il capoluogo lombardo.
Con British Airways o Alitalia ci sono infatti tantissime offerte a prezzi vantaggiosi sia per l’aeroporto di Heathrow sia per City: 88 euro per raggiungere Londra partendo i primi di agosto…da Linate.
Ma naturalmente si può andare tranquillamente anche a Parigi o Amsterdam, partendo sempre da un aeroporto chiuso.
Un’analisi del Corriere della Sera sulle prime undici compagnie operative a Linate — che assieme costituiscono il 97% del totale nella struttura — evidenzia come ancora pochi giorni fa nove di queste (Alitalia, Air France, Klm, British Airways, Iberia, Lufthansa, Brussels Airlines, Scandinavian Airlines, Air Malta) consentivano l’acquisto di voli che non ci saranno. La low cost britannica easyJet è l’unica a interrompere le prenotazioni al 26 luglio, l’ultima data utile.
Abbiamo fatto una prova anche noi di Help Consumatori consultando la piattaforma di ricerca voli Skyscanner e sembra proprio che dal 27 luglio per i voli in partenza e in arrivo da Linate non cambi proprio nulla.
Non solo. Una ricerca sul database specializzato Oag mostra come per la settimana «campione» post chiusura 29 luglio-4 agosto 2019 risultano inseriti 752 voli e quasi 96 mila posti.
“Nelle prossime settimane informeremo chi ha già prenotato che lo scalo di riferimento sarà Malpensa e non Linate”, dice Air France-Klm. “Non appena ci avranno assegnato gli slot nell’aeroporto alternativo cambieremo la programmazione, contatteremo i viaggiatori e li ri-prenoteremo”, chiariscono da Iberia. In Alitalia stanno definendo la soluzione alternativa ottimale. In ogni caso, fanno sapere, a breve aggiorneranno i sistemi riducendo il più possibile i disagi per i passeggeri e offrendo la migliore alternativa possibile. Mentre da British Airways e il Gruppo Lufthansa non è arrivata alcuna risposta (Fonte: Corriere.it).
Intanto, l’Unione Nazionale Consumatori ha deciso di presentare un esposto all’Antitrust e all’Enac sulla questione dei “voli fantasma” in partenza da Linate.
“È evidente che se l’aeroporto milanese chiude dal 27 luglio al 27 ottobre 2019 per il rifacimento della pista, le compagnie aeree non possono più vendere biglietti per voli relativi a quel periodo di tempo. Se lo fanno si configura un’evidente pratica commerciale scorretta”, afferma Massimiliano Dona, presidente di UNC.
“Ecco perché abbiamo deciso di presentare un esposto urgente all’Enac e all’Antitrust, perché accertino immediatamente i fatti e sospendano una vendita che sarebbe ingannevole, considerato che è un diritto del consumatore sapere fin dall’inizio, e al momento della prenotazione del volo, se la partenza avverrà da Linate o se il volo sarà dirottato a Malpensa o Orio al Serio”, prosegue Dona.
“Non solo ora andranno rimborsati tutti quelli che hanno già acquistato il biglietto, ma anche risarciti di ogni eventuale danno derivante da questa gravissima trascuratezza informativa nei confronti dei consumatori che, proprio nel trasporto aereo, hanno diritto ad essere correttamente informati” conclude Dona.
Notizia pubblicata 11/10/2018 ore 17.18