Estate, Federalberghi: tutti al mare. Ma il giro d’affari cala del 9,5%
Partiranno per una vacanza oltre 34 milioni di persone. L’84% rimane in Italia. Per sette viaggiatori su dieci, la destinazione preferita sono spiagge e coste. Ma quasi quattro su dieci rimangono a casa, soprattutto per motivi economici. L’analisi di Federalberghi
Vacanza estiva fa rima con mare. Sette italiani su dieci partiranno infatti per spiagge e coste d’Italia, soprattutto ad agosto (ma un po’ meno rispetto all’anno scorso) mentre all’estero vincono soprattutto le grandi capitali d’Europa. La fotografia scattata da Federalberghi per l’estate 2019 dice che saranno in viaggio 34,6 milioni di italiani, con un leggero aumento (più 0,3%) rispetto allo scorso anno e un giro d’affari di 21,8 miliardi, in flessione del 9,5% rispetto al 2018.
Le vacanze di quest’anno arrivano dopo il maltempo di maggio e un mese di giugno che non ha brillato. Luglio sembra invece promettere bene. La ripartizione dei flussi turistici dice infatti che agosto è sempre il mese leader delle vacanze, col 57,6% di italiani che partono in questo mese per la vacanza principali (ma in calo rispetto al 60,3% del 2018) a vantaggio proprio di agosto che registra il 18,4% di presenze, rispetto al 12,5% del 2018.
«Le previsioni per le vacanze degli italiani durante l’estate 2019 mostrano un lieve incremento rispetto allo scorso anno – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – L’84% dei viaggiatori resterà in Italia prediligendo il mare mentre, al secondo posto delle preferenze, conquista la postazione la vacanza culturale»
Il dato, aggiunge Bernabò, merita una profonda analisi: «Certo, la crisi continua a farsi sentire, costringendo gli italiani ad una riduzione della spesa. Inoltre, circa 20 milioni di connazionali non andranno in vacanza tra giugno e settembre, principalmente per motivi economici. Ma tra questi vi è un 18% che intende partire in un altro periodo dell’anno, il che sembra far affiorare un interessante cambiamento rispetto alla scelta ordinaria».
L’indagine di Federalberghi sulle vacanze degli italiani, realizzata con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions, dice che è in leggero aumento il numero degli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza fuori casa nel periodo estivo. Circa il 57,1% della popolazione, pari a 34,6 milioni di persone, ha già fatto una vacanza nel mese di giugno o si appresta a farla nei mesi di luglio, agosto e di settembre. La vacanza dura in media 10 notti. Ed è in Italia in oltre l’84% dei casi.
In Italia la tendenza è sempre la stessa: tutti al mare. Le località balneari si confermano la meta preferita per le vacanze estive e accolgono il 71% dei viaggiatori; al secondo posto ci sono le località d’arte col 9,5% delle preferenze e al terzo la montagna col 7% delle scelte. Chi va all’estero sceglie soprattutto l’Europa e le grandi capitali, che raccolgono il 47,3% dei consensi, seguite dai mari tropicali (19,8%).
In leggero calo rispetto allo scorso anno è la spesa media complessiva per la vacanza, che si attesta su 837 euro a persona (tutto compreso) contro i 911 euro dello scorso anno. Il giro d’affari stimato da Federalberghi è di 21,8 miliardi di euro, in diminuzione del 9,5% rispetto ai 24,1 miliardi dell’estate 2018. La vacanza principale costerà 722 euro a chi rimane in Italia e 1.238 euro a chi va all’estero.
Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si lasciano guidare nel 42,9% dalla ricerca delle bellezze naturali del luogo, nel 32,7% dalla comodità di raggiungimento della località, nel 25% dalla voglia di relax. Nonostante i last minute e la ricerca del risparmio, la vacanza è qualcosa di molto pensato e meditato: nel 65,9% dei casi, infatti, gli italiani prenotano l’alloggio per la vacanza principale con due mesi e più di anticipo, mentre solo il 5,2% effettua la prenotazione dell’alloggio meno di un mese prima della vacanza.
Non tutti partono, però. Il 39,5% della popolazione, 20 milioni di persone, non farà vacanze tra giugno e settembre (lo scorso anno erano il 42,8%). Si resta a casa soprattutto per motivi economici (57% dei casi contro il 49% del 2018), per impedimenti di salute (23%) e familiari (17%), per impegni di lavoro (15%). Il 18% dichiara invece che farà vacanza in un diverso periodo dell’anno.