
Le cose più belle di Più libri più liberi
Le cose più belle di Più libri più liberi
I principali dati, l’impegno sul fronte civile e della guerra, un’apertura al mercato internazionale e qualche aneddoto divertente. Ecco le cose più belle viste e sentite a Più libri più liberi 2022
Si è conclusa domenica 11 sera la ventesima edizione di Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria organizzata ogni anno da AIE – Associazione italiana editori. Alle ore 20, 500 espositori hanno iniziato a smontare i loro stand, a conclusione di 5 giorni di fermento, con 600 eventi in tutto, tra culturali, professionali e quelli per ragazzi.
Il tema di quest’anno è stato “Perdersi e ritrovarsi”, in linea con il clima di instabilità e cambiamento continuo che si vive a livello globale.
I principali numeri della fiera: edizione record
Come sempre si deve partire dai dati: Più libri più liberi 22 è stata un’edizione record con 105mila presenze registrate. Gli incontri più seguiti sono stati quello con il filosofo spagnolo della “fine del binarismo” nel mondo, Paul B. Preciado, che teorizza appunto un futuro tratteggiato da una fluidità non solo di genere ma di qualsiasi categoria binaria: maschile-femminile, eterosessuale-omosessuale, animale-umano, organico-inorganico, vivo-morto stia esplodendo; quello con Azar Nafisi, autrice di “Leggere Lolita a Teheran”, che nel suo discorso ha affermato “Libertà, la parola che avrà la forza di cambiare l’Iran”, e la lectio magistralis di Alessandro Baricco sui libri e libertà e quella di Alessandro Barbero dal titolo 9 agosto 378. Il giorno dei barbari. Grande spazio hanno avuto i temi della guerra e dei diritti civili, con testimonianze dirette anche di inviati di guerra, come quella di Francesca Mannocchi all’Arena Robinson, con in prima fila i ragazzi delle scuole.
Qualche numero aggiornato sulla lettura in Italia
Dopo una crescita elevata registrata nel periodo pandemico, ora si registra qualche punto di calo, ma siamo sempre in volata rispetto a prima della pandemia. Secondo i dati di AIE, nei primi undici mesi il valore del mercato (venduto a prezzo di copertina) è stato pari a 1,268 miliardi, in calo del 2,3% rispetto al 2021 ma in crescita del 12,9% rispetto al 2019. Le copie vendute sono state 86,8 milioni, in calo del 2% rispetto al 2021 e in crescita del 14,5% rispetto al 2019.
Cosa abbiamo letto quest’anno?
Nel 2022 gli italiani hanno comprato più romanzi e fumetti, mentre segna una battuta d’arresto la lettura dei saggi. Nei primi undici mesi, infatti, le vendite dei romanzi di autori stranieri sono cresciute del 9%, quelle degli italiani del 4%, i fumetti del 16%. La saggistica professionale invece cala del 13%, quella generale dell’11%. Bambini e ragazzi anche dopo un biennio di crescita segna un calo del 2,5%.
Come abbiamo letto e come leggeremo nel futuro?
Durante la fiera sono stati presentati i primi risultati del progetto pilota di indagine condivisa a livello europeo sulla lettura avviato da Aldus Up – il network europeo delle fiere del libro coordinato da AIE e cofinanziato da Europa Creativa, con tre Paesi pilota: Italia, Spagna e Norvegia.
Ecco i risultati: in tutti e tre i Paesi, il libro cartaceo è quello che viene letto con maggior interesse, ma le e-book e audio libri hanno uno spazio significativo.

Durante l’evento Gli altri modi di leggere, il direttore del Centro per il libro e la lettura Angelo Piero Cappello ha detto che “per i ragazzi il libro è diventato multicanale e la lettura è in corso di trasformazione. Demonizzare gli altri modi di leggere è miope e deleterio”. E ha aggiunto: “Se è vero che gli studi attuali evidenziano una correlazione tra l’impoverimento della mappa neuronale e la lettura digitale in confronto a quella cartacea, non possiamo sapere cosa succederà con i nativi digitali, i cui cervelli si sono formati fin dalla nascita a contatto con l’ecosistema digitale”. Nell’attesa di scoprirlo, tra venti o trent’anni, meglio mantenersi laici e inclusivi rispetto alla promozione della lettura.
Intanto consigliata la lettura illuminante del libro Come leggere. Carta, schermo o audio? di Naomi Baron, pubblicato da Raffaello Cortina Editore.
Social e libri
Secondo i dati AIE, le segnalazioni sui social network sono il secondo fattore che influenza l’acquisto di libri: lo indica come decisivo il 14% dei lettori. Solo lo sconto, con il 17% di citazioni tra i lettori, è più determinante. Dopo sconti e social network, l’indagine AIE mostra che i fattori che più influenzano l’acquisto di libri sono l’esposizione in libreria (10%), le classifiche sui siti di e-commerce (6%), le recensioni-interviste sui giornali (5%) le interviste radiofoniche e televisive agli autori (5%), i consigli dei librai (4%) a pari merito con gli algoritmi di segnalazione dei siti di e-commerce.
Per quanto riguarda i social in particolare, l’8% dei lettori dice di essere influenzato soprattutto da segnalazioni di amici e personaggi pubblici non direttamente legati al mondo del libro, il 6% dai canali social degli editori, il 4% da influencer di settore.
Social, sì: ma quali? Nella classifica di quelli che influenzano maggiormente le scelte d’acquisto dei lettori a dominare sono Instagram (54%) e Facebook (53%), seguiti da YouTube (29%) e TikTok (26%), Twitter è al 14%.
Finanziamenti
4 milioni 350mila euro: è questa la cifra stanziata dal Centro per il libro e la lettura per l’annualità 2022 dei bandi di finanziamento destinati alla promozione della lettura e in uscita entro il 31 dicembre Vedete qui https://cepell.it/news/
La Carta dei diritti del lettore
A cura di Centro per il libro e la Lettura: è un nuovo piccolo prezioso documento che contiene 10 spunti su cui ragionare, 10 espressioni dei diritti di chi legge. È un documento aperto e potete contribuire aggiungendo i vostri pensieri.
Ricordiamo che nella nota Carta dei diritti del lettore di Daniel Pennac, tra i diritti più importanti c’è quello di non leggere e di non finire un libro.

Qualche aneddoto, come promesso
Il karma di Alessandro Baricco per il secondo anno di seguito è stato vittima di un forte ritardo del treno che lo portava a Roma. Lo scorso anno non riuscì proprio ad arrivare, e l’evento fu annullato. Quest’anno è arrivato con 2 ore di ritardo. In apertura della sua lectio si è scusato, soprattutto con chi aveva prenotato una baby sitter per poter venire, e ha detto che è il suo karma, sicuramente. Sala piena, come sempre.
Pollice nero: Serena Dandini, di cui è appena uscito per Einaudi Cronache dal paradiso e lo scrittore Antonio Pascale, finalista al premio Campiello con il libro La foglia di fico. Storie di alberi, donne e uomini, all’Auditorium hanno parlano di giardini, di cosa ci possono insegnare le piante, a livello pratico e filosofico. Ma hanno anche ammesso entrambi di avere il pollice nero. Sala gremita di gente.
Incontri definitivi: Giulia Ciarapica, nota book blogger, oltre che autrice e critica letteraria, ha fatto la fila per incontrare Zerocalcare, e poco dopo, in un post ha scritto “è l’uomo della mia vita!
E il prossimo anno?
La direzione: A partire dal 2023, sarà Chiara Valerio la nuova curatrice di PLPL e possiamo già dirvi che il tema della prossima edizione sarà Nomi Cose Città Animali Fiori Piante, perché Plpl, ha dichiarato Valerio, “è una fiera fatta con gli editori e per gli editori, da lettori e lettrici per lettori e lettrici. Dobbiamo cambiare tutti i nomi di tutte le cose, ha detto Paul B. Preciado, in apertura di Fiera, e chi più degli editori può contribuire a pensare un mondo nuovo con nomi nuovi che creino più spazi per tutti. Le cose, insieme alle parole, sono ciò che ci differenzia dagli animali non umani, le città sono luoghi da ripensare, gli animali, i fiori e le piante sono ciò insieme a cui viviamo”.
