Web scraping, dal Garante Privacy le indicazioni per difendere i dati personali (Foto di Pexels da Pixabay)

Dal Garante Privacy arrivano le indicazioni per difendere i dati personali dal web scraping, la raccolta indiscriminata di dati personali su internet, effettuata, da terzi, con lo scopo di addestrare i modelli di Intelligenza artificiale generativa. Il documento, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, tiene conto dei contributi ricevuti dall’Autorità nell’ambito dell’indagine conoscitiva, deliberata lo scorso dicembre.

“In attesa di pronunciarsi, all’esito di alcune istruttorie già avviate tra le quali quella nei confronti di OpenAI, sulla liceità del web scraping di dati personali effettuato sulla base del legittimo interesse, l’Autorità – spiega una nota – ha ritenuto necessario fornire a quanti pubblicano online dati personali in qualità di titolari del trattamento talune prime indicazioni sull’esigenza di compiere alcune valutazioni in ordine all’esigenza di adottare accorgimenti idonei a impedire o, almeno, ostacolare il web scraping”.

Nel documento l’Autorità suggerisce alcune tra le misure concrete da adottare, come la creazione di aree riservate, accessibili solo previa registrazione, in modo da sottrarre i dati dalla pubblica disponibilità; l’inserimento di clausole anti-scraping nei termini di servizio dei siti; il monitoraggio del traffico verso le pagine web per individuare eventuali flussi anomali di dati in entrata e in uscita; interventi specifici sui bot utilizzando, tra le altre, le soluzioni tecnologiche rese disponibili dalle stesse società responsabili del web scraping.

Sono misure non obbligatorie che i titolari del trattamento dati dovranno valutare, sulla base del principio di accountability, se mettere in atto per prevenire o mitigare gli effetti del web scraping.


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