SPECIALE. Roberto Liscia, Netcomm: Intelligenza artificiale fra rischi e potenzialità sconfinate
Intelligenza artificiale, opportunità e rischi per lo sviluppo digitale e per la tutela dei consumatori: parla Roberto Liscia, presidente Netcomm
“La chiave, secondo Netcomm, consiste nella ricerca di un equilibrio tra la necessità di innovare e la necessità di proteggere la privacy e la sicurezza dei dati di utenti e imprese”. Così Roberto Liscia, presidente di Netcomm, interviene sulle opportunità e sui rischi dell’Intelligenza artificiale per lo sviluppo digitale e la tutela dei consumatori.
L’IA ha infatti “potenzialità sconfinate” con diversi vantaggi per i consumatori; allo stesso tempo, se non ben gestita, presenta rischi concreti in materia di privacy, cybersicurezza e gestione dei dati personali.
Parla Roberto Liscia, Netcomm
“Negli ultimi anni in Italia il commercio digitale ha visto una rapida espansione e l’IA si presenta proprio come uno dei motori principali di questa evoluzione, dal momento che permette di analizzare enormi quantità di dati che contribuiscono a efficientare molti processi e a sviluppare strategie di marketing e di vendita sempre più efficaci”, spiega Liscia.
Quali benefici ci possiamo attendere ma anche quali rischi concreti per utenti e consumatori alle prese con i sistemi di intelligenza artificiale? E come contemperare rischi e benefici?
Spiega Liscia: “L’IA ha il potenziale per contribuire alla tutela dei consumatori e i vantaggi sono evidenti: l’IA può migliorare la customer experience offrendo consigli personalizzati e assistenza immediata, ma è anche in grado di garantire una maggiore trasparenza nelle transazioni online. Può, ad esempio, aiutare a prevenire frodi nei pagamenti, monitorando in tempo reale transazioni sospette e proteggendo i consumatori da attività illecite, nonché rendere più agevole il confronto tra prodotti e prezzi, garantendo una maggiore concorrenza e riducendo i rischi di pratiche commerciali scorrette. Tuttavia, anche i rischi sono concreti. L’IA, se non progettata o gestita correttamente, può compromettere la privacy dei consumatori, raccogliendo dati personali in modo invasivo o alimentando la disuguaglianza. È quindi essenziale che venga implementato un approccio etico e regolamentato nell’uso dell’IA, che indirizzi le aziende verso un trattamento trasparente dei dati. Lo sviluppo di un quadro normativo coerente e completo come, ad esempio, quello delineato dall’AI Act europeo mira a proteggere i consumatori e la società, ma anche a sostenere la competitività e l’innovazione tra le imprese europee, assicurandosi che operino in un ambiente regolato che favorisca pratiche di business eque e trasparenti. La chiave, secondo Netcomm, consiste nella ricerca di un equilibrio tra la necessità di innovare e la necessità di proteggere la privacy e la sicurezza dei dati di utenti e imprese. Per raggiungere questo traguardo è necessario un dialogo continuo tra legislatori, esperti di tecnologia, aziende e società civile”.
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di Help Consumatori in collaborazione con Consumers’ Forum