Intelligenza artificiale, questa sconosciuta (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

Italiani divisi fra quanti hanno “una vaga idea” di cosa sia l’Intelligenza artificiale e quanti invece dicono di non saperne nulla: più o meno sono un terzo per ogni voce. “Intelligenza artificiale, questa sconosciuta”, sintetizza l’Eurispes che nel rapporto Italia di quest’anno ha cercato di scoprire qual è l’immagine delle opinioni degli italiani sull’Intelligenza artificiale, sempre più al centro delle cronache, dell’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni – come testimonia fra l’altro il recente via libera dell’Europa a un corpus di norme volte appunto a regolamentare l’Intelligenza artificiale nella Ue, l’AI Act.

Informazione scarsa, intelligenza artificiale in bilico fra bene e male nel giudizio complessivo, ma uso effettivo solo sporadico da parte degli italiani sono le evidenze che emergono dalle domande svolte da Eurispes. Solo il 12,7% del campione usa frequentemente l’intelligenza artificiale.

Intelligenza artificiale, cosa ne sanno gli italiani?

Secondo la sintesi dell’Eurispes, ha una vaga idea di che cosa sia l’Intelligenza Artificiale il 33,9% degli italiani e una quota simile afferma di non saperne nulla (31,9%). Fra i più informati, prevalgono quanti affermano di saperne abbastanza (25%), mentre solo uno su dieci dichiara di essere molto informato sull’argomento (9,2%).

Prevedibilmente, ad essere informate “molto” e “abbastanza” sull’argomento sono le fasce d’età più giovani (tra i 18-24enni sono il 62,5%; tra i 25-34enni il 56,3%). All’aumentare dell’età diminuisce gradualmente la percentuale di quanti si dichiarano molto informati e cresce quella relativa a chi non ne sa nulla.

La maggioranza di chi ha dichiarato di conoscere in qualche misura l’Intelligenza artificiale afferma però di non averla mai provata (53,9%). Il giudizio sull’AI è generalmente positivo (65,8%), prevale l’idea che sia una tecnologia controllabile (54,1%) anche se pericolosa (57,4%) e che si sostituirà all’uomo (54,2%). Meno condivisa è l’opinione che ci pentiremo di averla creata (47,6%).

Chi ha provato ad utilizzare l’AI, lo ha fatto spinto dalla curiosità di vedere come funzionasse (72,4%) e per motivi di svago/gioco (63,7%). Il 46% l’ha utilizzata per lavoro e il 41,5% per motivi di studio. L’età e la dimestichezza con la tecnologia fanno la differenza anche in questo caso: non hanno mai provato ad usare l’AI il 73% degli over 64, il 60,7% dei 45-64enni, il 49,8% dei 35-44enni, il 42,9% dei 25-34enni e solo il 26,1% degli under 24; questi ultimi nel 52,8% dei casi l’hanno usata una volta/qualche volta.


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