
Header Bidding: come monetizzare il tuo sito in modo efficiente
Header Bidding: come monetizzare il tuo sito in modo efficiente
Rispetto agli strumenti digitali disponibili al momento, l’Header Bidding si dimostra un supporto importante per incrementare i guadagni di un sito attraverso le pubblicità
Che tu abbia un blog di modeste dimensioni o un sito di ampiezza internazionale, negli ultimi anni la tua attività, così come quella di altre persone e aziende, si contende gli spazi digitali all’interno di Internet e dei motori di ricerca. Riuscire a emergere in mezzo a questo mare magnum cibernetico sempre più affollato non è impresa da poco. Questo influisce notevolmente sul proprio posizionamento in rete, così come sulla vendita di prodotti di diverso genere.
Per fortuna, vengono in nostro aiuto diverse tecnologie, perfezionatesi sempre di più dai primi anni di Internet in poi. Tuttavia, proprio per via di tale disponibilità, bisogna conoscere in modo approfondito come funzionano e quali sono i più performanti.
Tra questi, c’è sicuramente l’Header Bidding. Migliorando alcune caratteristiche e funzionalità delle tecnologie attualmente diffuse, l’Header Bidding può diventare un fattore decisivo per generare reddito con il tuo blog più velocemente ed efficacemente.
Waterfall VS Header Bidding
Per capire bene come funziona l’Header Bidding, è utile innanzitutto conoscere il suo “predecessore”, quello che molti blog e siti al momento sfruttano di più, ossia il modello Waterfall. Questi due modelli hanno lo stesso scopo: mettere all’asta il nostro inventario pubblicitario (“ad impressions” nel gergo tecnico) nei canali di vendita. Tuttavia, hanno peculiarità che li rendono molto diversi l’uno dall’altro.
Il modello Waterfall, o “a cascata”, inserisce le ad impressions all’interno di un canale di vendita, in attesa che alcuni inserzionisti le comprino. Se questo non avviene, le ad impressions “scendono” verso un altro canale di vendita dal valore minore, e così via finché non vengono finalmente acquistate.
Al contrario, il modello Header Bidding immette le ad impressions in più canali di vendita contemporaneamente, cosicché il venditore (l’editore del blog o del sito) possa scegliere la migliore offerta tra quelle presentate durante l’asta.
I vantaggi del modello Header Bidding
Già da questa presentazione appaiono chiare alcune differenze sostanziali tra i due modelli.
Il sistema Waterfall, prima di tutto, costringe a valutare le offerte una alla volta e, come conseguenza, alcuni acquirenti rischiano di non riuscire mai a entrare nell’asta. Inoltre, a causa del continuo abbassamento di valore nel processo, le ad impressions possono anche non venir comprate affatto.
L’Header Bidding, invece, permette di visualizzare e confrontare più offerte nello stesso momento. In questo modo, da un lato tutti gli acquirenti vengono messi sullo stesso livello, dall’altro le possibilità di vendita delle ad impressions aumentano significativamente, così come il prezzo medio per asta.
Sebbene il modello a cascata sia attualmente quello più utilizzato, l’Header Bidding sta prendendo sempre più terreno. Questo non solo per via dei suoi evidenti vantaggi rispetto al precedente modello, ma soprattutto perché si dimostra più efficace per le nuove esigenze dei publishers, che hanno bisogno di aumentare il valore del loro traffico non solo sul web ma anche nelle app.
