Agcom e Garante Privacy devono essere rinnovati. Ma forse se ne parla a settembre
Garante Privacy e Agcom devono essere rinnovati: il loro mandato è scaduto rispettivamente a giugno e a luglio. E anche la proroga dei vertici in scadenza sta per finire. Federconsumatori chiede che non si seguano logiche di spartizione politica
C’è una partita politica urgente da giocare, probabilmente rimandata a settembre ma estremamente delicata: quella delle Autorità indipendenti. Garante Privacy e Autorità per le garanzie nelle comunicazioni devono infatti essere rinnovate. Il mandato del primo è scaduto il 19 giugno, quello dei componenti dell’Agcom il 26 luglio.
Ma Camera e Senato, raccontano le cronache parlamentari, ancora non sono stati convocati per il loro rinnovo. C’è da considerare un altro elemento: ai vertici in scadenza possono essere concessi 60 giorni di proroga. E anche questi stanno per scadere, ad agosto per il Garante Privacy e a settembre per l’Agcom.
Tlc, privacy, Big Data: temi fondamentali
Tutto rimandato a settembre? Sembrerebbe di sì. Le nomine sembrano fra l’altro finite nel vortice dei disaccordi fra i componenti del Governo ed è difficile che ad agosto si arrivi a sbloccare la situazione. Per capirne di più è utile andare a guardare le cronache di qualche testata specializzata.
Scriveva ad esempio qualche giorno fa il Corriere delle Comunicazioni: «Il rinnovo di membri e dei presidenti delle due Autorità è una partita molto delicata. I 5Stelle starebbero puntando alla presidenza del Garante Privacy mentre la Lega a quella dell’Agcom. E non sono ancora chiari gli “equilibri” relativi alle nomine di commissari e membri ossia se la maggioranza avrà un peso “rilevante” all’interno delle due Authority o se le opposizioni riusciranno a portarsi a casa almeno una-due “poltrone”».
Se questo è il gioco politico, c’è da considerare quanto siano delicate le funzioni che le due Autorità sono chiamate a svolgere. Per il mercato, per la democrazia e per la difesa dei consumatori.
Tutela dei dati personali, cybersicurezza, sviluppo digitale, mercato delle telecomunicazioni e ruolo del web nella vita democratica e nell’informazione, copyright, Big Data: la mole di temi che finiscono sotto la lente delle due Autorità, spesso incrociate e convergenti (tanto è vero che il lavoro sui Big Data, solo per fare un esempio, viene svolto congiuntamente da Agcom, Garante Privacy e Antitrust) è talmente ampia e delicata che uno stallo nell’attività delle due Autorità sarebbe una grave lacuna per tutti.
Come vengono nominate le due Autorità
Come si arriva alle nomine? Il Garante per la Privacy è un organo collegiale formato da quattro membri eletti dal Parlamento, i quali rimangono in carica per un mandato di sette anni non rinnovabile. Due sono eletti dalla Camera, due dal Senato, e al loro interno nominano un presidente.
L’Agcom è invece composta da cinque membri. Il presidente è nominato con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio, d’intesa con il Ministro dello sviluppo economico e previo parere favorevole delle commissioni parlamentari competenti. I quattro componenti sono nominati con decreto del presidente della Repubblica dopo essere stati eletti due dalla Camera e due dal Senato. Durano in carica sette anni.
Federconsumatori: no a logiche di spartizione politica
No alle logiche di spartizione politica. Indipendenza, competenza e professionalità sono i criteri con cui si devono nominare i vertici di Agcom e Garante Privacy. Questo il commento di Federconsumatori, intervenuta in questi giorni sulla complicata situazione.
«È passato un mese dal nostro ultimo appello, in cui esprimevamo forte preoccupazione per le nomine dei presidenti delle autorità indipendenti Agcom e Garante della Privacy – dice Federconsumatori – Abbiamo sottolineato la necessità e l’urgenza di affidare questi compiti a Commissari competenti in materia e completamente indipendenti da ogni logica politica. Si tratta, infatti, di due authorities che svolgono oggi un ruolo chiave in un’era in cui il settore della comunicazione è soggetto a forti minacce e richiede, come non mai, che siano garantiti i principi di responsabilità, trasparenza, sicurezza, imparzialità e rispetto per la privacy».
La delicatezza dei temi investiti richiede, prosegue l’associazione, che i compiti delle due Autorità non siano affidati secondo «un disegno di mera spartizione delle nomine» perché questo rischia di causare «un gravissimo danno per il Paese, in termini di sicurezza, di tutela e di sviluppo».
L’associazione chiede dunque che, per tutelare gli interessi e i diritti dei cittadini e del paese interno, chi compone le Autorità rispetti i requisiti di professionalità, autonomina, indipendenza, competenza.
«Barattare l’equilibrio del Governo con l’assegnazione di cariche così delicate e importanti sarebbe da irresponsabili – conclude Federconsumatori – Per questo rinnoviamo il nostro appello affinché le nomine siano improntate esclusivamente alla competenza, alla professionalità e alla trasparenza, per istituire un sistema di vigilanza e controllo realmente libero da qualsiasi condizionamento politico o di altra natura».