Progettazione ecocompatibile, ci sarà il divieto di distruggere abiti e calzature invenduti (Foto Pixabay)

Passi avanti per la progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili. Ci saranno nuove regole di “ecodesign” affinché i prodotti i durino più a lungo e siano più facili da riparare, aggiornare e riciclare. E ci sarà il divieto di distruggere indumenti e calzature invenduti –  più avanti si potrebbero aggiungere altri beni di consumo. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla revisione del quadro comunitario sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili. Una volta completati i lavori a livello tecnico, dovranno approvare formalmente l’accordo prima che possa entrare in vigore.

Progettazione ecocompatibile, regole per prodotti più facili da aggiornare e riparare

I negoziatori del Parlamento e del Consiglio hanno concordato un aggiornamento del cosiddetto regolamento sulla “progettazione ecocompatibile” che mira a migliorare vari aspetti dei prodotti durante l’intero loro ciclo di vita per renderli più durevoli e affidabili, più facili da riutilizzare, aggiornare, riparare e riciclare, e per utilizzare meno risorse, energia e acqua.

I requisiti di progettazione ecocompatibile, hanno convenuto i negoziatori, dovrebbero affrontare anche le pratiche legate all’obsolescenza programmata: quella che si verifica quando un prodotto non funziona più, o è meno performante, a causa di fattori quali le caratteristiche di progettazione del prodotto, l’indisponibilità di materiali di consumo e pezzi di ricambio, la mancanza di aggiornamenti software.

Alcuni prodotti saranno considerati prioritari. Su iniziativa del Parlamento, i negoziatori hanno concordato che la Commissione dovrebbe dare priorità ad una serie di gruppi di prodotti nel suo primo piano di lavoro da adottare entro nove mesi dall’entrata in vigore della nuova legislazione. I prodotti prioritari includono ferro, acciaio, alluminio, prodotti tessili (in particolare indumenti e calzature), mobili, pneumatici, detergenti, vernici, lubrificanti e prodotti chimici.

 

Ecodesign, il Parlamento europeo vota per prodotti ecologici e sostenibili (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

 

Consumatori più informati

I consumatori dovranno essere più informati attraverso i “passaporti digitali dei prodotti”, che conterranno informazioni accurate e aggiornate che permetteranno ai consumatori di fare scelte di acquisto informate. Secondo il testo concordato, la Commissione gestirà un portale web pubblico che consentirà ai consumatori di cercare e confrontare le informazioni incluse nei passaporti dei prodotti.

Stop alla distruzione di abiti e calzature invenduti

“Gli operatori economici che distruggono beni invenduti dovrebbero comunicare ogni anno le quantità di prodotti che scartano e le relative motivazioni – informa il Parlamento europeo – I negoziatori hanno concordato di vietare espressamente la distruzione degli indumenti, degli accessori di abbigliamento e delle calzature invenduti, due anni dopo l’entrata in vigore della legge (sei anni per le medie imprese). In futuro la Commissione potrebbe aggiungere ulteriori categorie all’elenco dei prodotti invenduti per i quali dovrebbe essere introdotto un divieto di distruzione”.

Ha detto la relatrice Alessandra Moretti (S&D, IT): «È ora di porre fine al modello del “prendere, produrre, smaltire” che è così dannoso per il nostro pianeta, la nostra salute e la nostra economia. I nuovi prodotti saranno progettati in modo da avvantaggiare tutti, rispettare il nostro pianeta e proteggere l’ambiente. I prodotti sostenibili diventeranno la norma, consentendo ai consumatori di risparmiare energia, riparare e fare scelte ambientali intelligenti quando fanno la spesa. Vietare la distruzione di prodotti tessili e calzature invenduti contribuirà anche a un cambiamento nel modo in cui i produttori di fast fashion producono i loro beni».


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