Truffe, Adiconsum Verona: risarcimento di 50 mila per vittime di phishing (Foto Pixabay)

Non tutto è perduto se si è vittima di phishing e si perdono soldi. Adiconsum Verona ha vinto un ricorso presso l’Arbitro Bancario Finanziario su un caso di phishing perpetrato attraverso tecniche combinate di smishing e vishing. Le truffe digitali hanno un nome in inglese ma per il consumatore il rischio è sempre quello: rilasciare credenziali e dati personali che finiranno per alleggerire il suo conto in banca. Una delle truffe che spesso viene veicolata è lo smishing, parola nata dall’unione di sms e phishing: è una pratica che vuole rubare informazioni personali attraverso l’invio di messaggi ingannevoli che invitano l’utente a cliccare su falsi link.

Nel caso assistito da Adiconsum Verona l’associazione ha ottenuto un risarcimento di 50 mila euro per una consumatrice, socia dell’associazione, cui i truffatori avevano prelevato completamente i fondi dal conto corrente.

“Le istituzioni finanziarie devono assumersi responsabilità”

Il legale dell’associazione che ha seguito il caso, l’avv. Carlo Battistella, esperto nel settore delle frodi e delle truffe online, si è mostrato estremamente soddisfatto del risultato ottenuto, che ha completamente ribaltato l’attuale orientamento dell’ABF in materia ed ha permesso alla socia di Adiconsum di ottenere indietro la cifra.

«Questa pronuncia favorevole – afferma Battistella – rappresenta un risultato di fondamentale importanza per tutti i consumatori che cadono vittime di truffe online. È una vittoria che dimostra che i casi di phishing possono essere affrontati con successo e che le istituzioni finanziarie devono assumersi la responsabilità di proteggere i propri clienti da tali minacce».

Nel corso della procedura, l’avvocato ha messo in luce la responsabilità dell’istituto bancario coinvolto, evidenziando la mancata implementazione delle difese necessarie e attuabili contro questa sempre più frequente tipologia di truffa.

«Bisogna reagire con determinazione quando si è vittime di phishing – aggiunge – Non ci si deve arrendere di fronte al semplice diniego della banca coinvolta».

«Adiconsum Verona – precisa Davide Cecchinato, presidente Adiconsum Verona – invita tutti i consumatori che si trovano in situazioni simili a non esitare nel richiedere assistenza e a contattare l’associazione per ricevere supporto nella tutela dei propri diritti. In questi casi le forme di tutela sono efficaci e le procedure di recupero piuttosto spedite. L’associazione si impegna a continuare la sua battaglia a favore dei consumatori, garantendo che le istituzioni finanziarie siano responsabilizzate e che i cittadini siano protetti dalle insidie del mondo digitale».


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