Oggi il Presidente della Consob Giuseppe Vegas, presentando la relazione annuale, ha difeso l’Authority e il ruolo della vigilanza da tutti gli attacchi legati al decreto salva-banche: “In corso accertamenti sul collocamento dei prodotti alla clientela retail, ma non è in discussione la validità del nostro modello”ha detto Vegas ricordando che il prospetto informativo “rimane un documento troppo lungo e complesso per poter essere letto e pienamente compreso dal risparmiatore”. Per questo ha annunciato l’avvio di “una consultazione” su 3 raccomandazioni volte a “informazioni più chiare” e maggiore “trasparenza” . 
Ciò non toglie, però, che i prospetti dei bond subordinati delle banche poste in risoluzione sono “stati redatti nel rispetto delle regole di trasparenza previste dalle norme sul prospetto informativo” e “hanno dato massima evidenza a tutti i fattori di rischio connessi alla complessità degli strumenti e alla situazione in cui versavano le banche”, specificando anche il rischio di “perdere l’intero capitale investito”.
“Vegas invece di assolvere se stesso e la Consob chieda scusa alle vittime truffate ed espropriate del salva-banche e dei 118.000 azionisti frodati di Banca Popolare di Vicenza – tuonano Federconsumatori e Adusbef – Sulle obbligazioni subordinate, Vegas non fa che ripetere la favola che già ha raccontato in televisione. E’ vero che a dicembre 2014 la Consob ha emesso una comunicazione sui prodotti complessi, vietandone la distribuzione ai risparmiatori retail, ma non è vero che tale comunicazione “riguardava anche le obbligazioni complesse”, almeno non in modo palese. Infatti, mentre l’ESMA (Autorità europea) li indicava espressamente le obbligazioni subordinate come un esempio di prodotto complesso, la Comunicazione Consob nemmeno li nomina: non li esclude ma non li nomina, con buona pace delle decine di migliaia di risparmiatori che li avevano sottoscritti.
La Magistratura sta accertando che Banca Etruria ha collocato le obbligazioni subordinate truffando i risparmiatori che venivano profilati strumentalmente come “professionali”. Ma che ci sia stata una truffa non è circostanza che possa essere usata da Vegas per autoassolversi: questa truffa avrebbe potuto e dovuto essere accertata dagli ispettori di Vegas. Come si fa a sostenere che la Consob ha fatto tutto ciò che era in suo potere se i risparmiatori sono stati truffati? Quante ispezioni sono state fatte nelle quattro banche fallite?
“In ogni caso, un punto resta centrale: se come dice Vegas, “troppa informazione fa male” ed è necessario fornire ai risparmiatori informazioni chiare e sintetiche, perché con la sua presidenza sono stati eliminati dai prospetti informativi gli scenari probabilistici? – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – L’Europa non li impone ma allo stesso tempo non li vieta! Gli scenari di probabilità come quelli che sono stati resi pubblici dagli organi d’informazione su un’obbligazione subordinata Etruria potevano (e dovevano) essere richieste dalla Consob.
“Ma Vegas non l’ha fatto! Sembra che le tre paginette del key information document (KID) in arrivo dall’Europa risolveranno tutti i problemi al risparmiatore. Ne dubitiamo, visto che non dicono ai risparmiatori l’unica informazione che potrebbe essere loro utile: ovvero quanto rischiano di perdere e con quale probabilità. Gli “scenari di performance” del KID europeo così non servono a niente: sono solo esempi scelti dalla banca, magari “ad hoc” che danno l’illusione di conoscere il proprio investimento. Da troppa informazione a “zero informazione”.


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