Unicredit vende i sacrifici degli italiani agli “stranieri”. È questa la denuncia che Confedercontribuenti lancia alla banca accusata di vendere i crediti “in sofferenza” alla doBank S.p.A, specializzata nella gestione dei crediti insoluti, operativa in tutta Italia e all’estero. Braccio operativo di Unicredit nel recupero crediti, anche se sul piano legale non è una società del gruppo bancario, doBank, acquista i crediti e procede al recupero coattivo.
In questi ultimi mesi, dopo che il Governo, ha varato le norme sulla cartolarizzazione doBank è diventata la spina nel fianco dei clienti Unicredit, che hanno difficoltà a pagare puntualmente le loro esposizioni o i mutui stessi. È sufficiente essere in ritardo anche solo del pagamento di un paio di rate per vedersi revocato il contratto di credito.
“La cosa grave che abbiamo prove che le “revoche” sono state attuate anche nei confronti di soggetti in perfetta regola con i pagamenti, in particolare questo fenomeno sta coinvolgendo, soci di Cooperative di abitazione. La banca, così si porta il credito a perdita per un anno pagando meno tasse, e cedendo il tutto proprio a doBank. Il risultato è che in Italia Unicredit risparmia di pagare le tasse grazie al fatto che lo Stato gli consente di potersi dedurre in un anno la perdita, per poi consentire la vendita degli immobili, recuperati dagli insolventi, attraverso questa società, che ha il suo maggiore azionista all’estero”, commenta Carmelo Finocchiaro, presidente nazionale di Confedercontribuenti.
Chiediamo che la Magistratura faccia chiarezza su queste esternalizzazioni delle banche, ma che nei fatti operano oltre che logisticamente, come fossero operatori interni direttamente collegate alla banche stesse. Chiediamo inoltre a tutte le forze Politiche di istituire una Commissione Parlamentare di inchiesta e soprattutto di proporre norme che favoriscano lo sviluppo economico dell’Italia che non sia fatto solo per garantire il sistema bancario, che in ogni caso continua a macinare utili”, conclude Finocchiaro.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)