Le tensioni sui titoli di Stato italiani resteranno almeno fino a maggio 2012: il tasso sui Btp a dieci anni resterà sopra il 6% per poi scendere al 5,2% a fine 2012 ed arrivare al 4,4% nella seconda metà del 2013.
E’ quanto prevede il rapporto Afo realizzato dall’ufficio studi dell’Abi, Associazione bancaria italiana, e delle maggiori banche italiane. E le tensioni continueranno a riflettersi anche sul tasso medio sui BoT che resterà al 4% nella media del 2012 per poi scendere al 2,5% nella media del 2013. Si tratta di tassi ampiamente superiori al tasso medio Euribor tre mesi. Nel 2012 per l’Italia ci sarà quindi una lieve recessione.
Il Segretario generale di Adiconsum Pietro Giordano commenta la notizia puntando il dito contro “le contraddizioni del governo che da un lato aumenta la fiscalità generale, ma non interviene seriamente su equità fiscale e recupero della progressività con riferimento al patrimonio complessivo e rinvia, ad un non ben definito secondo tempo, liberalizzazioni e dimissioni del patrimonio pubblico e dall’altro dichiara la necessità di un recupero del valore delle retribuzioni e promette nuove iniziative, tutte da scoprire”.
L’unica cosa certa – continua Giordano – è che la terza manovra finanziaria del 2011 costerà alle famiglie almeno ulteriori 1.000 euro, in crescita secondo aree del paese e composizione del nucleo familiare”. E’ su questo che il Governo deve intervenire, secondo il Segretario di Adiconsum, attraverso una politica attiva per il recupero del valore del potere di acquisto di stipendi e pensioni, oggi ingiustamente penalizzate.


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