I dati negativi sull’economia italiana, ormai in profonda crisi, continuano a mettere il Paese di fronte all’urgenza di trovare soluzioni valide. Consumi in caduta libera, potere d’acquisto ridotto al minimo storico, calo della produzione industriale. Oggi l’Istat attesta che a febbraio 2013 c’è stata una contrazione annua del 3,8% della produzione industriale. Federconsumatori e Adusbef invitano la politica a mettere in pratica alcune ricette per uscire da questo vortice negativo.
“Basta accennare alcuni dati per comprendere quanto la situazione sia grave ed allarmante – affermano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef – Caduta dei consumi di oltre il -6,9% nel biennio 2012-2013 (pari ad una diminuzione della spesa di oltre 49 miliardi di euro), contrazione del potere di acquisto delle famiglie di oltre il -14,1% dal 2008 ad oggi, caduta del PIL del -8,1% dal 2008, pressione fiscale che ha raggiunto il 52%, tasso di disoccupazione all’11,6% (addirittura 37,8% quello relativo alla disoccupazione giovanile). Di fronte ad un quadro simile bisogna agire con la massima urgenza: in assenza di una seria azione di contrasto, infatti, tutti questi fattori condurranno il Paese alla rovina”.
Secondo le Associazioni le mosse da mettere in campo subito, senza ulteriori esitazioni, sono fondamentalmente tre:


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