Il Sostegno per l’inclusione attiva, annunciato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, è entrato nel vivo: dal 2 settembre è possibile fare domanda per accedere al contributo che può variare da 80 a 400 euro mensili a secondo del numero di componenti della famiglia (erogati ogni due mesi, per un anno, attraverso una carta elettronica). Il termine per presentare le domande è il 31 ottobre 2016. Per il 2017 stanziati 1,5 miliardi di euro. “E’ un passo avanti, ma insufficiente. Con quelle risorse si escludono dai benefici più della metà dei 4,6 milioni di poveri assoluti certificati dall’Istat” afferma Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Se, infatti, anche tutto lo stanziamento di 1,5 miliardi fosse destinato al Sostegno per l’inclusione attiva,  potrebbero essere coperti al massimo 2 milioni di poveri, il 43% dei 4 milioni e 598 mila individui che per l’Istat non riescono a conseguire uno standard di vita minimamente accettabile, non possono acquisire, cioè, quei beni e servizi che vengono considerati essenziali” conclude Dona.


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