Poste Italiane presenta il progetto Polis, lo sportello unico per i piccoli comuni
Poste Italiane ha presentato oggi il progetto Polis: nei piccoli comuni arriverà uno sportello unico al quale i cittadini potranno chiedere una pluralità di documenti e servizi della Pubblica Amministrazione
Uno sportello unico cui i cittadini che risiedono nei piccoli comuni potranno chiedere una pluralità di certificati, documenti e servizi della pubblica amministrazione ora divisi fra diversi uffici e, per molti comuni, lontani chilometri dai cittadini. Poste Italiane ha presentato oggi a Roma il progetto Polis con cui porterà nei comuni con meno di 15 mila abitanti (oltre 6900) uno sportello unico in cui saranno erogati una serie di servizi della pubblica amministrazione. È un progetto da 1,12 miliardi di euro, finanziato con 800 milioni attraverso il piano complementare del Pnrr e per il resto da Poste. Twitta l’amministratore delegato di Poste Matteo Del Fante: “Il progetto Polis nasce per garantire a 16 milioni di italiani che vivono nei Comuni con meno di 15.000 abitanti pari opportunità di accesso ai molteplici servizi della PA”.
#PosteItaliane #ProgettoPolis AD #Poste Matteo Del Fante: “Il progetto Polis nasce per garantire a 16 milioni di italiani che vivono nei Comuni con meno di 15.000 abitanti pari opportunità di accesso ai molteplici servizi della PA.” pic.twitter.com/1qFDVPVTcI
— Poste Italiane (@PosteNews) January 30, 2023
Lo sportello unico del progetto Polis
L’obiettivo del Progetto Polis è dare la possibilità agli italiani residenti nei 6933 comuni con meno di 15000 abitanti, dotati di almeno un Ufficio Postale, di fruire agevolmente di tutti i servizi pubblici.
Ci sarà dunque un unico punto di accesso alla piattaforma di servizio multicanale di Poste Italiane, i cui operatori contribuiranno ad accompagnare la popolazione in digital divide verso l’abilitazione e la fruizione dei servizi in modalità digitale. La spesa complessiva stimata per i primi 10 anni è di 1,24 miliardi di euro. Il Progetto Polis prevede l’installazione negli uffici postali dei Comuni al di sotto di 15.000 abitanti di postazioni self-service per la fruizione di servizi di pubblica utilità, ATM evoluti per l’erogazione di servizi al cittadino, locker per la fruizione h24 di servizi di corrispondenza e pacchi, eCommerce e altri servizi di pubblica utilità e vetrine digitali interattive per la comunicazione con i cittadini. Ci saranno inoltre interventi improntati alla sostenibilità: verranno realizzate anche colonnine per la ricarica di veicoli elettrici a disposizione delle comunità locali e impianti fotovoltaici.
Allo sportello unico dei piccoli centri si potranno chiedere una pluralità di documenti e certificati fra i quali la carta identità elettronica e il passaporto, certificati di stato civile e anagrafici. I servizi comprendono documenti di identità (richiesta passaporto, carta di identità elettronica, richiesta emissione primo codice fiscale per i neonati, richiesta riemissione o duplicato della tessera sanitaria, carta nazionale servizi e tessera sanitaria e codice fiscale); certificati anagrafici di diverso tipo – nascita, matrimonio, cittadinanza, stato civile e di famiglia…; certificati giudiziari e previdenziali, prenotazione su Cup regionale, assicurazione obbligatoria casalinghe (qui l’elenco completo).
I primi venti sportelli partiranno entro la primavera. I primi tre prototipi, informa il Sole 24 Ore, sono stati realizzati a Fara in Sabina, Campagnano di Roma e San Felice Circeo.