Petizione Febea, 6mila firme in 48 ore
Quasi 6mila firme in meno di 48 ore. E’ lo straordinario successo della petizione lanciata, attraverso la piattaforma change.org, dalla Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative (Febea) per chiedere ai candidati alla presidenza della Commissione Europea l’impegno ad adottare regole capaci di fermare la deriva speculativa della finanza e ricondurla al servizio dell’economia reale e del bene comune.
“La causa più evidente della crisi che sta colpendo l’Europa ormai dal 2007 è sicuramente il modello di sviluppo intrapreso, a partire dai primi anni ’90, dalla finanza mondiale – si legge nel testo della petizione -. I mercati finanziari si sono sviluppati in modo incontrollato, ma questo sviluppo non sarebbe stato possibile senza leggi e decisioni politiche permissive ed accondiscendenti, e negli ultimi venti anni la politica si è progressivamente piegata al mondo finanziario. Inoltre, di fronte a questi fenomeni di portata globale, i cittadini si sentono spesso impotenti, semplici “spettatori” di processi apparentemente lontani dal quotidiano, che a prima vista non si riescono ad influenzare. Ora che ci troviamo in prossimità delle elezioni europee, è importante che i candidati si assumano la responsabilità di intervenire per correggere le distorsioni del sistema finanziario, ridando alla politica il ruolo che merita. Solo un messaggio chiaro in tal senso permetterà ai cittadini di acquisire nuova fiducia nella politica e votare con maggiore coscienza”.
Febea riunisce 25 istituti finanziari orientati alla sostenibilità sociale e ambientale attivi in 14 Paesi Europei. L’italiana Banca Etica è stata tra i promotori della Federazione che oggi conta più di 500.000 persone, tra soci e clienti, che hanno scelto la finanza etica. Le banche aderenti a Febea – nel loro insieme – realizzano un totale attivo di 28.279 mln € (dati 2012).
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