Per i risparmiatori alla ricerca di una soluzione per gestire in sicurezza i propri soldi ottenendone anche una piccola rendita, una valida opportunità è costituita dai conti deposito. I depositi bancari possono essere liberi o vincolati e consentono di ottenere mensilmente una percentuale di guadagno dalla nostra liquidità. Per scegliere l’alternativa ottimale possiamo mettere il conto deposito Conto Arancio a confronto con i depositi delle altre principali banche, badando a selezionare un prodotto in linea con le nostre necessità.
E’ possibile vincolare il denaro per un periodo che va dai 3 ai 24 mesi, per coloro che vogliono optare per un periodo di tempo più ristretto, ad esempio, risulterà conveniente informarsi sulle migliori soluzioni per i conti deposito a breve termine.
Nonostante i tempi di crisi, i conti di deposito costituiscono uno di quei prodotti finanziari che riescono ad offrire ancora un buon margine di guadagno ai risparmiatori. I conti deposito con vincoli a lungo termine risultano generalmente maggiormente vantaggiosi: i vincoli più lunghi permettono infatti di ottenere tassi più convenienti.
L’attuale tendenza degli istituti di credito è infatti quella di introdurre  nei contratti scadenze sempre più lontane, disincentivando quindi i vincoli a breve termine. La maggior parte degli istituti istituti di credito sembra aver confermato i tassi attuali fino a fine luglio. Gli unici tre istituti che potrebbero apportare delle modifiche sostanziali già in questi giorni sono CheBanca! (che fino 15 luglio offre il 3,5% lordo per 12 mesi) e Conto Arancio + (3% lordo per 12 mesi, valido fino al 5 luglio).
Attraverso il servizio di confronto conto deposito di SuperMoney, vediamo quali sono i depositi che permettono di ottenere rendimenti lordi vantaggiosi per vincoli di un anno o più. ContoSuIBL di IBLBanca offre il 4,5% lordo per 12, 18 e 24 mesi, Rendimax di Banca Ifis il 4,35% lordo per 12 mesi, il 4,55% per 18 mesi e il 4,85% per vincoli di 24 mesi; CashPark Save di Fineco offre il 4% lrodo per 12 mesi, il 4,25% per 18 mesi e il 4,50% per vincoli di 24 mesi.
Ai consumatori conviene “cavalcare l’onda”, approfittando di queste opportunità, in attesa di scoprire le mosse future delle banche. Attenzione anche all’imposta di bollo: per il momento diverse banche continuano a sostenere questa tassa per conto dei clienti, ma non è detto che in futuro gli istituti continueranno a essere così generosi.
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