È alto 193 cm e lungo 91 per un peso di 530 Kg. Il suo nome è Robocoin Kiosk è ed il primo “bancomat” Bitcoin bidirezionale in Italia inaugurato oggi in occasione della quarta edizione del No Cash Day. Lo sportello Atm permetterà di creare un portafoglio virtuale e di acquistare o vendere moneta virtuale in modo legale e sicuro. Ad oggi sono stati prodotti circa 13 milioni di Bitcoin, quotati oltre 500 dollari al pezzo, per un capitalizzazione totale attorno ai 7 miliardi di dollari. Ad usarlo sono prevalentemente individui interessati alle novità, con una propensione alla spesa discreta e con un elevato grado i istruzione. La giornata dedicata alla diffusione del denaro digitale ha avuto un sottotitolo eloquente “Bitcoin nell’economia reale, rischi, promesse e opportunità”. Sergio Boccadutri, il deputato che ha convocato l’evento, ha sottolineato l’importanza di una riflessione tra istituzioni, imprese e nuovi imprenditori per comprendere i possibili sviluppi futuri e le prospettive del bitcoin nell’economia reale.
“Le criptomonete sono un fenomeno in espansione che il legislatore non può ignorare. Occorre prendere posizione e trovare un quadro di regole che tenga conto degli interessi dei cittadini, dei consumatori e degli operatori economici”, dice l’Onorevole. I vantaggi della moneta elettronica sembrerebbero molteplici: meno economia sommersa, minori costi di gestioni, conteggio e stoccaggio, trasporto e sicurezza. Si stima infatti che complessivamente il contante costi ad ogni cittadino europeo circa 130 euro l’anno.ma mentre le economia dei paesi come Germania, Regno Unito e Francia sono ormai protese verso l’uso del denaro elettronico, In Italia l’86% dei pagamenti viene effettuato in contanti, contro una media europea che si attesta al 60%. Tuttavia, il clima sembra stia lentamente cambiando anche nel nostro Paese.
“I consumatori italianiguardano con fiducia alla novità della moneta virtuale”. È quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i risultati del sondaggio “Moneta elettronica e bitcoin: quanto ne sai?”. L’indagine, pur non avendo valore statistico vero e proprio, mostra che più del 60% degli intervistati dimostra una certa predisposizione per carte e bancomat. Il 76,21% ha dichiarato di sapere cosa sono i bitcoin dando anche la corretta definizione della moneta digitale. Tuttavia ci sono degli aspetti su cui riflettere: innanzitutto permangono incertezze che riguardano eventuali problemi tecnologici (51,98%). In più il 20% dei rispondenti al sondaggio ha dichiarato che non vorrebbe fare a meno del ruolo di intermediazione della banca. Più che una rivoluzione delle modalità di pagamento è forse più realistico pensare ad una convivenza pacifica tra vecchio e nuovo sistema.
di Elena Leoparco


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