Istituire al più presto una autonoma agenzia di rating europea. È quanto tornano a chiedere Federconsumatori e Adusbef in occasione della nuova tegola arrivata sull’Italia: Moody’s ha infatti tagliato di due scalini il rating dei titoli di Stato italiani, da A3 a Baa2 e mantenendo un outlook negativo. L’agenzia punta l’attenzione soprattutto sul rischio del contagio che può provenire da Grecia e Spagna e sul clima politico, che aumenterebbe i rischi. “Il clima politico, in particolar modo man mano che si avvicinano le elezioni della primavera 2013, è una fonte di aumento del rischio”, scrive Moody’s. Il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera si è già espresso: “Il giudizio di Moody’s è del tutto ingiustificato e fuorviante”, ha detto.
Federconsumatori e Adusbef, che da tempo protestano contro le agenzie di rating e contro la tempistica dei giudizi effettuati, tornano a chiedere un’agenzia indipendente europea: “Quando le istituzioni europee si decideranno di costituire una autorità indipendente di verifica e valutazione (rating) sarà sempre troppo tardi – affermano –  Ancora oggi infischiandosene bellamente del conflitto di interesse che la pervade, l’Agenzia di rating Moody’s declassa il nostro paese. Tutto ciò è francamente insopportabile a chi , a differenza di quanti oggi giustamente protestano, avevano denunciato già dal maggio 2010 i comportamenti del tutti ingiustificati di questa agenzia che ha permesso un danno economico al nostro paese stimato dalla Corte dei Conti in 120 miliardi di euro. Da qui scaturisce, e non per opera dello Spirito Santo, la meritevole indagine della Procura della Repubblica di Trani che rinvierà a giudizio i responsabili di Moody’s che valutarono il  rating del nostro Paese all’epoca”. Le due associazioni promettono che “si costituiranno parte civile al processo per difendere interessi e diritti dei cittadini e che opereranno per la messa in campo di strumenti , quali la class-action,  per i doverosi risarcimenti per i danni subiti”.


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