Accanto al Fiscal Compact, abbiamo bisogno di un “Industrial Compact” che rilanci la competitività, con riforme e investimenti, rafforzando anche il ruolo del Consiglio Competitività affinché svolga un ruolo equiparabile all’ECOFIN. E’ stato questo il punto centrale del colloquio tra il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e il Vice Presidente della Commissione europea, responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, Antonio Tajani che si sono incontrati oggi a Roma. 
Si è discusso della strategia Ue per re-industrializzare l’Europa passando dall’attuale 15,2% di Pil legato al manifatturiero al 20% entro il 2020. Zanonato e Tajani hanno convenuto che bisogna concentrarsi su investimenti in innovazione ed educazione vicino alle imprese e migliore accesso al credito e ai mercati. La Commissione e i Governi devono attuare politiche per il mercato interno, la standardizzazione, la concorrenza, il commercio, l’ambiente, l’energia, le materie prime, la ricerca o le infrastrutture. E’ necessario, ad esempio, promuovere misure che abbattano gli alti costi dell’energia nell’UE, al fine di contrastare efficacemente la delocalizzazione di strategici comparti industriali e i problemi correlati ai cambiamenti climatici.
Altre misure importanti sono quelle per favorire l’accesso al credito, la piena entrata a regime della direttiva sui ritardi di pagamento e l’estinzione di tutto lo stock dei debiti pregressi della Pubblica Amministrazione. In proposito, è stato evidenziato come la restrizione e le disparità delle condizioni di accesso al credito nell’Ue rappresentino la più seria ipoteca per l’uscita dalla crisi. Per questo, secondo Zanonato e Tajani, la Banca Europea per gli Investimenti deve essere chiamata a uno sforzo straordinario in sinergia con il bilancio Ue per rafforzare gli strumenti di garanzia per credito e venture capital. Zanonato ha illustrato le misure all’esame del governo per rifinanziare il Fondo centrale di garanzia dello Stato e per fornire credito garantito a progetti innovativi, attivando una sinergia tra il Fondo per la crescita sostenibile del MISE, la BEI e la Cassa Depositi e Prestiti.
Si è parlato poi dei livelli inaccettabili di disoccupazione giovanile in Europa e della necessità di mettere in cima all’agenda misure per l’assunzione di giovani, anche attraverso la detassazione del primo impiego e della formazione lavoro con utilizzo di fondi Ue. Importante, inoltre, favorire l’imprenditoria giovanile con programmi scolastici, accesso al credito e misure per le start up. Nel corso del colloquio, sono stati affrontati anche i principali nodi che frenano la competitività industriale: una pressione fiscale su imprese e lavoro, costo dell’energia, un contesto non favorevole al business per eccesso di regole e burocrazia e tempi della giustizia, difficoltà di accesso al mercato Ue a quelli internazionali, investimenti limitati nell’innovazione industriale e un sistema formativo ancora troppo lontano dalle imprese.
Tajani ha poi illustrato le norme per rafforzare la sorveglianza dei prodotti sui mercati e la tutela dei consumatori approvati dalla Commissione e attualmente in discussione al Parlamento e Consiglio Ue, che prevedono l’inserimento dell’indicazione di origine (made in) al fine di rendere tracciabili i beni prodotti fuori e dentro l’Ue. In parallelo, Tajani ha chiesto sostegno al Ministro nella promozione della campagna promossa con il Commissario Barnier contro la contraffazione.
Il Ministro Zanonato e il Vice Presidente Tajani hanno infine espresso fiducia che l’Italia possa nei prossimi giorni uscire dalla procedura per deficit eccessivo avviata dall’Unione europea e recuperare così importanti risorse per l’immediato rilancio di politiche di crescita e occupazione in linea con le strategie comunitarie.


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