Istat: sale fiducia consumatori. Federconsumatori: “Stime ottimiste”
Fiducia dei consumatori in salita per il quinto mese di seguito. A indicarlo è l’Istat.
A ottobre l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta per il quinto mese consecutivo passando da 115,6 a 116,1. “Tra le serie componenti il clima di fiducia dei consumatori, si segnala un miglioramento dei giudizi e delle aspettative sulla situazione personale; il saldo relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli registra un nuovo aumento riportandosi sui livelli di gennaio 2017 – spiega l’Istituto di statistica – Infine, diminuisce il numero degli interpellati che ritiene possibile risparmiare in futuro (orizzonte temporale 12 mesi)”.
Nel dettaglio, emerge che giudizi e aspettative dei consumatori sulla situazione economica del paese sono entrambi in peggioramento, con diversa intensità, mentre sono in aumento le attese sulla disoccupazione. Diverso l’andamento per giudizi e aspettative sulla situazione economica familiare, che invece migliorano.
Come interpretare questi dati? “Particolarmente ottimista”, dice Federconsumatori, la stima dell’Istat che segnala un miglioramento dei giudizi e delle aspettative sulla situazione personale. Commenta il presidente Federconsumatori Emilio Viafora: “Un quadro sicuramente incoraggiante, ma a nostro avviso ancora eccessivamente roseo.” L’associazione ricorda infatti criticità e problemi legati al tasso di disoccupazione, all’accelerata dell’inflazione, alla mancata crescita dei redditi delle famiglie, nonché alle disuguaglianze crescenti. “Per questo è necessario agire al più presto, cogliendo i segnali positivi che provengono da alcuni indicatori economici, a partire dalla produzione industriale, per renderli strutturali e duraturi, attraverso mirate politiche di rilancio occupazionale e redistribuzione dei redditi – dice Federconsumatori – Il primo passo in questa direzione è l’avvio di un piano strategico per il rilancio dell’occupazione, attraverso investimenti per la crescita e lo sviluppo, nonché attuando un taglio delle tasse sul lavoro”.
