E’ ufficiale. L’Italia è in recessione tecnica. E’ quanto ha reso noto oggi l’Istat comunicando i dati relativi al Pil che nel secondo trimestre del 2012 ha registrato una variazione negativa: si tratta del quarto trimestre consecutivo di calo congiunturale. Il Prodotto interno lordo nel secondo trimestre e’ sceso dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Rispetto invece al secondo trimestre del 2011 e’ diminuito del 2,5%. Su base tendenziale si tratta del dato peggiore dal quarto trimestre del 2009, quando la diminuzione era stata pari al 3,5%.Per il Codacons questo dato, unito al crollo della produzione industriale, scesa dell’8,2% su base annua, dimostra che tutte le previsioni sul Pil rese note ad oggi, per quanto drammatiche, sono persino ottimistiche. “E’ evidente che quanto fatto finora dal Governo per aiutare le imprese, dal recente Dl sullo Sviluppo alla prima manovra di dicembre, il Dl Salva Italia, nel quale erano previsti benefici fiscali e tagli di tasse per le imprese (Irap, Ace), non è servito a nulla” aggiunge l’Associazione secondo cui “fino a che il ceto medio è strangolato dalle manovre e dalle tasse, i consumi continueranno a scendere e, conseguentemente, la produzione ed il Pil crolleranno”.
Per questo il Codacons invita Monti a concentrare le poche risorse disponibile in un Dl salva famiglie che aiuti il ceto medio a salvaguardare la sua capacità di acquisto, spostando la tassazione verso chi se lo può permettere, ad esempio ripristinando il contributo di solidarietà immaginato da Tremonti nella manovra di agosto 2011: 5% per chi dichiara più di 90.000 euro e 10% sopra i 150.000 euro.
Per comprendere la gravità della situazione – sostengono, invece, Federcosnumatori e Adusbef – basta considerare che tra il 2008 e il 2012 il potere d’acquisto delle famiglie è crollato dell’11,8%. Un dato drammatico, che ha provocato una brusca frenata dei consumi persino nel settore alimentare (-2,5%) che, come si sa, è l’ultimo ad essere intaccato in periodi di crisi. 
 “Ora bisogna pensare solo ed unicamente alla crescita, all’occupazione e allo sviluppo, che sono le parole chiave per uscire da questo pericoloso avvitamento della nostra economia. Bisogna avviare interventi concreti affinché il Paese possa ripartire” concludono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.


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1 thought on “E’ recessione tecnica. Consumatori: situazione grave

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