Banco Bpm è stata condannata a risarcire il danno causato a un investitore dalla vendita di diamanti di Intermaket Diamond Business (IDB). La condanna viene dal Tribunale di Verona ed è il primo provvedimento di questo tipo in Italia sulla vicenda dei diamanti da investimento. All’investitore, indotto a comprare i diamanti presentati come bene rifugio, è stato riconosciuto il risarcimento completo del danno: 32 mila euro, la differenza fra il reale valore dei diamanti e il prezzo pagato. Non è stato riconosciuto il danno morale.

La notizia è riportata dal Gazzettino, insieme alle parole dei legali che hanno seguito il caso. “I diamanti – hanno detto i legali – erano venduti ad un prezzo circa quattro volte il reale valore e Intermarket Diamond Business, per convincere gli investitori sulla convenienza dell’operazione, provvedeva a pubblicare finte quotazioni, che poi si sono rivelate essere pagine pubblicitarie a pagamento”.

Il caso dei diamanti da investimento risale al 2017, quando l’Antitrust ha accertato “informazioni ingannevoli e omissive” ai consumatori nelle modalità di offerta dei diamanti. Con questa motivazione, l’Autorità Antitrust ha deciso sanzioni complessive per oltre 15 milioni di euro a imprese e banche. Alle società venivano contestate informazioni ingannevoli su quotazioni di mercato, loro andamento e prospettive di liquidità. Gli istituti bancari sono stati chiamati in causa in quanto proponevano l’investimento come bene rifugio e davano credibilità al materiale promozionale delle due società, Intermarket Diamond Business (IDB) e Diamond Private Investment (DPI).

 

Notizia pubblicata il 24/05/2019 ore 08.38


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