Ddl concorrenza, Konsumer: “No all’abolizione del tacito rinnovo polizze sanitarie”
La permanenza nel Ddl Concorrenza approvato al Senato ed in attesa di definitiva approvazione alla Camera dell’emendamento che proibisce il tacito rinnovo nelle polizze Danni, soprattutto per quanto riguarda gli ambiti sanitario e protection preoccupa il mondo delle associazioni dei consumatori. Konsumer Italia sottolinea il proprio timore soprattutto per il rischio di scopertura ed aumento dei costi per il peggioramento dello stato di rischio. “Lo ribadiamo”, afferma il presidente Konsumer Italia Fabrizio Premuti, “per noi, l’approvazione di questa norma rasenta la follia e non ci si rende conto del danno che può derivarne ai consumatori”.
Konsumer è d’accordo con IVASS che ha recentemente espresso perplessità in merito all’estensione del divieto di tacito rinnovo, prevista dal Ddl concorrenza in quanto, esteso a polizze che non siano collegate a coperture Rc Auto, esporrebbe i consumatori a problemi concreti che non vanno sottovalutati.
Nella convinzione che per quanto riguarda le polizze sanitarie il tacito rinnovo garantisca agli assicurati la certezza di non rimanere “scoperti” neanche per brevi periodi, avvisa “Le modifiche previste dal Ddl Concorrenza li esporrebbero al rischio di non trovare facilmente, in tempo utile prima della scadenza, un’altra adeguata copertura assicurativa o di dover ridiscutere ogni anno i termini di una nuova polizza che potrebbe avere anche costi maggiori, ad esempio in caso di peggioramento dello stato di rischio per l’insorgere di una malattia”.
Konsumer Italia mette anche in guardia sul rischio che si aprano scenari di una elusione di fatto: in assenza di obbligatorietà, di elusione in senso stretto non sarebbe neppure possibile parlare e dunque sarebbe difficilissimo richiamare le compagnie ai loro doveri nei confronti degli assicurati.
“Le liberalizzazioni ben fatte prevedevano che potesse disdire il consumatore ma non la compagnia, proprio per non mettere i cittadini sotto scacco Ora invece lo scacco è matto: potete immaginare quanti si dimenticheranno della scadenza, credendo di essere ancora in copertura?”, conclude Fabrizio Premuti.
