Da novembre dello scorso anno, mese in cui è iniziata l’operazione “Conteggi puliti”, sono molti i consumatori che grazie all’intervento de la Casa del Consumatore sono tornati in possesso di somme di denaro che le finanziarie trattenevano, in violazione della normativa, in caso di cessione anticipata del finanziamento di cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
Tra le richieste di aiuto,anche quella di un associato che nel 2007 aveva stipulato con una finanziaria un contratto di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio per un importo di 27.120,00 euro da rimborsare in 120 rate di 226,00 euro ciascuna. Il finanziamento veniva estinto anticipatamente allo scadere della 64^ rata, ma la Banca, nel conteggio estintivo, non stornava dalle somme ancora dovute la somma di euro 4.020,00 per commissioni bancarie, di intermediazione e per premi assicurativi non maturati.
La Casa del Consumatore, dopo un primo reclamo non andato a buon fine, ha presentato ricorso all’ABF (l’Arbitro Bancario e Finanziario della Banca d’Italia) ottenendo così la restituzione della somma dovuta di Euro 4.020,00.
“Purtroppo, nonostante le raccomandazioni anche dalla Banca d’Italia, ad oggi, i conteggi di estinzione dei contratti di finanziamento, continuano in numerosi casi a non essere corretti, a danno del consumatore” spiega l’Associazione che invita tutti coloro che hanno estinto negli ultimi anni un contratto di cessione del quinto dello stipendio o pensione a contattare l’associazione per essere assistiti nella verifica della correttezza dei conteggi, al fine di ottenere la riduzione del debito o la restituzione di quanto indebitamente pagato.


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