BNL e mutui immobiliari, Antitrust accetta impegni (foto: pixabay)

L’Antitrust ha accettato gli impegni proposti da BNL per superare una serie di criticità nella vendita di mutui immobiliari. Secondo l’Antitrust, infatti, la banca dava ai consumatori informazioni poco chiare sulla modalità di conteggio degli interessi di preammortamento tecnico e sulla durata del periodo in cui questi maturano. Il rischio era che i consumatori potessero vedersi addebitati importi ingenti a titolo di interessi di preammortamento tecnico, rendendosene conto tardi.

BNL e i mutui immobiliari, il caso

L’Antitrust, informa una nota, ha chiuso il procedimento avviato verso Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. – accettando gli impegni proposti – per presunte pratiche commerciali scorrette nella vendita di mutui immobiliari. L’Autorità ha esaminato le politiche della banca in merito alla modalità di conteggio degli interessi di preammortamento tecnico e della durata del periodo in cui questi maturano, secondo modalità che avrebbero potuto impedire una chiara informativa e quindi una scelta consapevole da parte del cliente.

Il tema, spiega l’Autorità, è legato all’erogazione del mutuo ed è rilevante in termini di costi a carico del consumatore «perché riguarda il periodo di preammortamento tecnico ovvero il lasso di tempo che intercorre tra la data della stipula e/o di erogazione del mutuo e la data di inizio del pagamento del piano di rimborso. La durata di questo arco temporale e il tasso applicato comportano una spesa a carico del consumatore tanto maggiore quanto più è lungo il periodo ed elevato il costo applicato».

La prassi adottata da BNL nei mutui immobiliari prevedeva che il periodo di preammortamento tecnico fosse pari ad almeno 31 giorni e durasse fino a 2 mesi.

Inoltre, prosegue l’Antitrust, «l’istituto di credito applicava un tasso di interesse di preammortamento significativamente più elevato di quello applicato nel piano di rimborso del mutuo, con il rischio che i consumatori potessero vedersi addebitati ingenti importi a titolo di interessi di preammortamento tecnico, rendendosene conto soltanto a ridosso della stipula del contratto e cioè quando la banca inviava i conteggi di erogazione e la bozza definitiva del contratto di mutuo allegati all’offerta vincolante».

Gli impegni di BNL

BNL ha presentato una serie di impegni che l’Autorità valuta idonei a rimuovere le criticità e a far sì che i costi per i consumatori siano ridotti. La banca si è impegnata ad assicurare la piena trasparenza delle nuove condizioni di preammortamento.

In particolare, spiega ancora l’Antitrust, «la banca si è impegnata ad equiparare il tasso di interesse di preammortamento tecnico al tasso di interesse di ammortamento applicato al contratto di mutuo (nel caso di mutuo a tasso variabile, il tasso di preammortamento sarà pari a quello applicato alla prima rata) e a ridurre sostanzialmente la durata del periodo di preammortamento tecnico fino al massimo di 31 giorni. L’equiparazione dei tassi, e quindi la significativa riduzione del tasso di preammortamento ad oggi applicato, e la riduzione della durata massima comportano un effetto a favore del consumatore piuttosto rilevante in termini di minori costi per interessi nella fase precedente l’avvio del piano di rimborso».


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)