“Gli azionisti truffati vogliono giustizia e risarcimenti”: così Federconsumatori in relazione alla vicenda della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, passate a Intesa SanPaolo (esclusi i crediti deteriorati) con la garanzia dello Stato, che si impegna subito con 5 miliardi di euro e darà garanzie per altri 12 miliardi. Un’operazione che fa discutere sia per l’impegno statale che per le condizioni stabilite – il Movimento Consumatori, ad esempio, chiede che il decreto legge del Governo sia rivisto – e che porta a sua volta Federconsumatori a chiedere un incontro col Ministero dell’Economia.


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“Esclusa ope legis Intesa SanPaolo, potranno i risparmiatori truffati rivolgere le loro richieste di danni alla bad bank o no? Come e quando saranno rimborsati? – si domanda l’associazione – Ricordiamo che numerose autorità (Banca d’Italia, Bce, Consob, Antitrust) nei mesi scorsi hanno sanzionato le due banche venete per pratiche commerciali scorrette, riprofilature Mifid opportunistiche (in decine di migliaia di casi durante gli aumenti di capitale), operazioni “baciate”. Danni che le stesse banche hanno riconosciuto esserci stati, tanto da inserirli nelle cause intentate agli ex vertici. Sarebbe assurdo che le giuste richieste dei risparmiatori azzerati cadessero nel vuoto della legge. Oltre al problema economico, questo rappresenta soprattutto un caso di giustizia negata”. Federconsumatori annuncia dunque una manifestazione davanti al Parlamento per incontrare il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e chiedere “la costituzione del fondo di ristoro per gli azionisti truffati e una commissione di conciliazione che decida caso per caso”.

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