La forte esposizione in BTp nei bilanci delle banche italiane è un elemento di rischio, il taglio dell’agenzia di rating Moody’s potrebbe spingere la Bce all’aumento dei requisiti minimi di solidità richiesti.

Altroconsumo ha condotto degli stress test per anticiparne le mosse. L’associazione ha tagliato il rating di oltre 100 banche italiane. Se, per esempio, invece del 7% di CeT 1 ratio chiedesse l’8% o se il Total capital ratio minimo passasse dall’attuale 10,5% all’11,5%, un terzo delle banche che prima ottenevano 5 stelle – il massimo giudizio – perderebbe la vetta della classifica. In compenso, gli istituti di credito che non rispetterebbero i paletti della Bce quadruplicherebbero.

Le banche italiane sono state sottoposte a uno stress test, imponendo parametri più severi di quelli minimi, per vedere se, in condizioni più stringenti, iniziano a scricchiolare. Le stelle con le quali Altroconsumo Finanza valuta la solidità (da cinque, affidabilità massima a una, minima) cambiano a seconda di quanti punti percentuali in più verranno richiesti (vedi grafico Stelle a perdere che confronta il numero degli istituti che ottengono da 1 a 5 stelle oggi, con un aumento dell’1% dei minimi).

Lo scenario a venire per molte banche italiane è pessimo dopo il taglio di Moody’s che ha portato l’Italia a un gradino solo di distanza da livello “junk” e uno spread ancora stellare, con la spada di Damocle del dover ricorrere a un aumento di capitale per garantire la loro solidità. Ipotesi nel caso lo spread arrivasse a 400: Mps e Banco BPM dovrebbero ricorrere a un aumento di capitale; se arrivasse a 500 dovrebbe ricapitalizzare UBI, a 600 sarebbero Banca Intesa e Unicredit a dover fare un aumento di capitale.

Commenta Vincenzo Somma, direttore di Altroconsumo Finanza: “Il sistema bancario italiano si è indebolito: venderei azioni e obbligazioni bancarie qualora mai ne avessi. Poco importa se la Bce aumenterà i requisiti di solvibilità: l’aumento dello spread è immanente e ha già indebolito il sistema bancario italiano. Altroconsumo è stato costretto a rivedere il proprio rating, abbassandolo. A salvaguardia dei correntisti e dei risparmiatori, fornisce gratuitamente, a richiesta dei singoli, il rating degli specifici istituti di credito e comunque il consiglio di liberarsi di obbligazioni bancarie e di azioni bancarie”.

Altroconsumo Finanza consiglia di controllare l’affidabilità del proprio istituto di credito utilizzando gli strumenti messi a disposizione di tutti sul calcolatore online www.altroconsumo.it/classifica-banche.


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