Tabella unica gravi invalidità, Consumatori: ecco le nostre proposte (Foto Pixabay)

La tutela delle vittime da sinistro stradale è prioritaria rispetto ai bilanci delle compagnie assicurative”. È quanto scrivono 7 associazioni nazionali di consumatori e il sindacato nazionale degli agenti di assicurazione Sna, che “prendono atto con soddisfazione del recente provvedimento del Consiglio di Stato che ha sospeso il proprio giudizio sulla Tabella unica nazionale relativa ai risarcimenti per le macroinvalidità”. La nota congiunta è firmata da Adusbef, Assoutenti, Codici, Casa del consumatore, Confconsumatori, Lega consumatori e Movimento Consumatori insieme a Sna.

Il provvedimento del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato ha infatti sospeso l’entrata in vigore della tabella per le grandi invalidità, rilevando che la tabella unica è già nella sostanza esistente, in quanto il Tribunale milanese ha adottato dei criteri di liquidazione riconosciuti come validi dalla Suprema Corte di Cassazione.

Si legge sul sito istituzionale: “Riguardo allo schema di decreto proposto, la sezione ritiene di dover sospendere l’espressione del richiesto parere, stante l’inadeguatezza dell’analisi di impatto della regolazione, che si limita a richiamare le risultanze della nota tecnica dell’IVASS, incentrata su dati temporalmente risalenti, omettendo una puntuale descrizione della situazione attuale, aggiornata con gli ultimi dati disponibili relativamente alla consistenza numerica ed alla distribuzione frequenziale dei sinistri (o degli eventi dannosi) registrati ed alla relativa dinamica apprezzata in un congruo e significativo lasso temporale, sia nell’ambito della circolazione stradale che nel contesto sanitario e socio-sanitario”.

La stessa analisi, prosegue il Consiglio di Stato, non offre elementi per “per scongiurare il rischio di regressione dei risarcimenti”.

I Consumatori: ecco le nostre proposte

Le associazioni dei consumatori ribadiscono la priorità della tutela delle vittime da incidente stradale. E spiegano che il Consiglio di Stato “ha rilevato incongruità e poca chiarezza nel provvedimento che avrebbe dovuto rifarsi ai parametri riconosciuti validi dalla giurisprudenza, ossia dalle Tabelle di Roma e Milano. Tuttavia – proseguono – il provvedimento presentato dal Governo al Consiglio di Stato sulla base di una proposta dell’Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) di circa tre anni fa è stato bocciato perché in concreto costituisce una riduzione del livello di tutela dei danneggiati da sinistro stradale e malasanità, visto che riduce complessivamente gli importi liquidabili”.

La documentazione dell’Ivass risulta secondo il Consiglio di Stato datata nel tempo e carente di dati aggiornati sulla frequenza di eventi dannosi e sul numero di sinistri.

Le associazioni dunque “prendono atto con soddisfazione che il Consiglio di Stato ha ribadito che prima dei bilanci delle compagnie vengono i diritti costituzionali delle vittime di sinistro e di reato: una normativa che deve tenere conto della sostenibilità del sistema e deve essere approfondita sotto il profilo macroeconomico”.

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Le associazioni propongono nel dettaglio “provvedimenti tesi a migliorare la concorrenza di un mercato assicurativo ormai oligopolistico in cui le prime 4 compagnie detengono il 70% del mercato”; la riforma dell’autorità di vigilanza Ivass per renderla ancor più volta alla tutela degli assicurati e dei danneggiati; la riforma complessiva del sistema bonus-malus e la riforma del risarcimento diretto.

Vista la posizione del Consiglio di Stato, “le associazioni auspicano che Governo e Parlamento aprano una discussione a 360 gradi con tutta la filiera, favorendo e valorizzando le legittime e generali istanze dei consumatori-assicurati-danneggiati, ovvero delle famiglie italiane”.


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